La linea salvavita sui tetti dei condomini non è obbligatoria ma solo consigliata

 

E’ il solito problema della mal informazione al fine della vendita. E’ chiaro che se si monta non è sbagliato, ma inevitabilmente diventa un problema di costi. L’esigenza nasce per permettere ai manutentori e fornitori di piccoli lavoretti, come l’antennista o il muratore che accede al tetto per riparare il coppo che perde, di lavorare in sicurezza secondo i giusti dettami di legge e per deresponsabilizzare la proprietà, il condominio e l’amministratore a seconda dei casi.

La linea salvavita, di fatto, è una fune di acciaio collegata a due torrette metalliche, alla quale l’artigiano dovrebbe attaccarsi con moschettone e imbragatura per poter lavorare in sicurezza ma, mentre la struttura è certificata (occorre verificare che alla fine del lavoro di installazione venga rilasciata la certificazione), non sempre chi esegue la manutenzione è in possesso di idonei ausili, o non sempre li utilizza. La considerazione, benché banale, ritengo sia lecita, proprio perché, nel malaugurato caso in cui capiti una disgrazia, non si viene automaticamente “scagionati” se il manutentore non ha usato i propri ausili di sicurezza.

Se è vero che la struttura è senz’altro certificata (non so per quanti anni o a seguito di quali manutenzioni), non sono sicuro che si possa certificarne e garantirne l’installazione, la quale varia in maniera sostanziale a seconda del metodo di realizzo o  dal tipo di struttura portante alla quale si fissa, sia essa tetto in legno o in laterizio.

Comunque si decida, si deve tenere presente che per montare la linea salvavita, occorre farlo in sicurezza e, mancando fino a quel momento la linea stessa, quest’ultima va installata con il ponteggio o con il cestello idraulico di un carro gru. Pertanto consiglio di farlo solo nel caso in cui si stia rifacendo il coperto, per accorpare le spese d’installazione, ricordandosi di controllare a fine lavori che il tetto non perda. Inoltre, per esprimere un giudizio personale, a me non piace e mi fa specie che possa coesistere con i tanti vincoli e classificazioni estetiche degli edifici storici.

Chissà se qualche collega ingegnere si fosse mai messo a divulgare in rete il metodo e l’eventuale schema di calcolo per realizzare analoga struttura in tasselli metallici tradizionali!

Inoltre, la linea salvavita e la relativa fune metallica vanno scaricate a terra? E possono aggravare le necessità di un eventuale parafulmine?

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