Mi trovavo a Roma ad una riunione di Geomobilitati e ho chiesto ad un uomo famosissimo, nella nostra categoria, il perché non siamo riusciti negli anni, in qualche maniera, ad entrare nel mercato delle compravendite immobiliari. Perché non possiamo mediare? Perché non possiamo, come geometri l.p., aprire una agenzia? …in realtà possiamo, ma per strade differenti, poi ci sarebbe da discutere su alcuni aspetti deontologici.
La risposta più o meno è stata questa: – nelle discussioni che si sono avute in passato in consiglio non si poteva approvare l’idea di diventare dei “commercianti”.
Il pensiero torna e può pure essere adeguato ad un rigore di rispetto assoluto della deontologia e dell’etica professionale. Cosa che però si avverte non essere così per altri argomenti, per esempio l’enorme presenza di dichiarazioni false che vengono rilasciate da tutti noi nelle pratiche edilizie. Questa è concorrenza sleale. Ci metti meno tempo e nessuno ti punisce. Pare che non si voglia generare uno strumento per controllare questo fenomeno ormai dilagante. Sempre durante una di queste riunioni alcuni presidenti hanno parlato di indagini ufficiose, eseguite da, o insieme ad alcuni comuni, che rileverebbero una “inadeguatezza” delle dichiarazioni contenute nelle pratiche edili per l’80 % delle stesse. Io spero fossero solo chiacchiere, ma è certo che non esiste modo ufficiale né per smentire e né per confermare tale affermazione. Quasi come se, una “miglioria edile” dichiarata, anche se non reale, soddisfacesse tutti gli organi interessati all’edilizia.
Comunque ….ritornando in treno verso casa mi è venuto da pensare a GEOWEB s.p.a., Groma s.r.l., Arpinge s.p.a, Inarcheck s.p.a., Quaestio s.p.a. ed altre infinite forme di investimento, anche commerciale, della cassa ecc. Sto ancora riflettendo sul concetto di commercianti, o quantomeno, alla disuguaglianza di trattamento tra l’informazione che c’è tra i possibili ruoli istituzionali in contatto con queste società e le imposizioni deontologiche obbligate all’iscritto.