Ormai da anni la quota associativa obbligatoria di iscrizione al Collegio dei Geometri ha raggiunto cifre da capogiro a seguito di importanti scelte nazionali riguardo la formazione dell’iscritto. Il Collegio non è più, solo, il luogo nella quale si trovava il registro degli iscritti e dove il Presidente ne giudica i comportamenti secondo deontologia, ma è ormai diventato un’azienda con bilanci importantissimi, che promuove iniziative e servizi per l’iscritto per altro non sempre necessari.
Se tutto questo è giusto e segue le disposizioni di legge sarò costretto ad adeguarmi, ma almeno sarebbe opportuno, che la quota di iscrizione venisse diversificata secondo il reddito dell’iscritto, magari lasciando un piccolo fisso uguale per tutti.
E’ quello che succede anche con le tasse ….senza voler fare paragoni polemici.