Archivi autore: Andrea Savini

relazione riunione comitato delegati cipag – novembre 2017

Il geom. Eugenio Corridori, del collegio di grosseto, espone agli iscritti una relazione in merito alla riunione del comitato dei delegati cipag del novembre 2017.

Nel collegio di bologna, solo poche e sporadiche parole, più per mettere in risalto il giusto.   ….e dire che tra noi c’è anche un membro del cda della cipag, quindi dovremmo avere chiarimenti ben più dettagliati.   ..invece, per sapere, mi tocca leggere “Grosseto”.

http://www.cogeogr.com/node/1209

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

fusione per incorporazione di Groma S.r.l. in IPI Servizi S.r.l.

Il progetto di fusione per incorporazione di Groma S.r.l. in IPI Servizi S.r.l., già annunaciato nei mesi scorsi, è avvenuto.
compaiono sul sito di Groma i seguenti documenti.
 

http://www.groma.it/governance/ProgettoFusioneIP_GRM-0108.pdf

ProgettoFusioneIP_GRM-0108

http://www.groma.it/governance/RelazioneAmministratori.pdf

RelazioneAmministratori

http://www.groma.it/governance/Statuto.pdf

Statuto

 

Geom. Gaetano Barone -2

copio e pubblico in rete ciò che ha scritto in facebook il collega Gaetano Barone

Cari colleghi 2 … la vendetta,
volevo ringraziare quanti hanno apprezzato e condiviso il mio post di qualche giorno fa inerente l’evento CIPAG svoltosi a Roma il 30 gen 2018, per quei pochissimi invece che si sono mostrati perplessi ho deciso di ritornare sull’argomento con ulteriori approfondimenti e considerazioni.
Ripercorrendo i quesiti posti all’evento, faccio notare nello specifico quanto segue:
1) Contributi min. INARCASSA (S+I+M) anno 2017 = € 3.004 dilaz. ann. gratuita = € 3.004 Contributi min. CIPAG (S+I+M) anno 2017 = € 4.883 dilaz. ann. al 4% = € 5.078,32
Delta INARCASSA e CIPAG (dilazionate) anno 2017 = + € 2.074,32 = + 69,05% per i geometri

2) Preconsuntivo spese per gli organi della CIPAG per l’anno 2017 € 3.738.000 oneri compresi
Previsione spese per gli organi della CIPAG per l’anno 2018 € 4.395.000 oneri compresi,
Incremento previsto per gli organi della CIPAG per l’anno 2018 + 17,57 %
Ricordo che ai compensi del consiglio, vanno sommate le indennità specifiche per i ruoli ricoperti nelle società partecipate dalla CIPAG.

3) Nonostante il protrarsi sfavorevole della congiuntura economica, nel triennio 2014/2017 sono stati incrementati i contributi minimi CIPAG del 38,68%
Per favorire nuove iscrizioni viene gettata l’esca dei contributi minimi ridotti a discapito degli iscritti che già versano in difficoltà, con le nostre rappresentanze ci invitano a far fronte all’aumento della contribuzione con i risparmi accumulati negli anni d’oro o in alternativa con l’accensione di un mutuo, suggerimento apprezzabile visto che graverebbe sicuramente meno del 4% della dilazione annuale CIPAG e del ravvedimento operoso post annuale pari al 15% circa (sanzioni ed interessi).

4) Poco o nulla è stato fatto a sostegno della categoria nonostante il perdurare della crisi del settore già duramente provata dalla liberalizzazione delle tariffe (provvedimento doppiamente negativo perché vigliaccamente portato avanti a metà). Molte categorie lavorative hanno chiesto ed ottenuto delle agevolazioni, la nostra invece pur svolgendo un ruolo semi-istituzionale essendo noi spesso incaricati di pubblico servizio, siamo stati del tutto ignorati ed abbandonati a noi stessi. Mi chiedo provocatoriamente se con circa 100.000 iscritti si potevano avere dirette rappresentanze parlamentari senza prostrarci alla classe politica più degradata. Titolati e qualificati più di tanti altri improvvisatori e soprattutto in un paese dove il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza sismica degli edifici dovrebbero essere temi all’ordine del giorno e non solo a seguito di eventi calamitosi. Con una diretta rappresentanza parlamentare sarebbe stato più facile portare avanti l’annosa vicenda delle competenze professionali che ci fa operare da sempre in un clima di incertezza.

5) Torno a dire che Il piano cinquantennale di sostenibilità della CIPAG è fantascientifico, vessatorio e geometricida, in quanto non tiene conto dell’imminente crollo delle iscrizioni dovuta all’ammissione dei soli laureati, ovviamente i giovani che sceglieranno un percorso di laurea nel settore delle costruzioni si indirizzeranno con buona probabilità verso le facoltà più prestigiose di architettura ed ingegneria generando una riduzione delle entrate alla CIPAG che dovrà colmare con ulteriori richieste agli iscritti.
Considerato che la media dei redditi nazionali si colloca intorno ai 20.000 € /annui presto molti di noi dovranno chiudere bottega, specialmente al sud dove i redditi si attestano sui 10.000 €/annui. Con tali presupposti inizio a credere che il trend rialzista dei contributi minimi sia parte di un piano diabolico per decimare la categoria. Tempo fa incontrai un prestigioso veterano in pensione che parlando del più e del meno mi disse siete troppi, troppi, troppi … , probabilmente voleva lasciar sotto intendere qualcosa, chissà. Qualche mente geniale avrà pensato di far fronte al calo della mole di lavoro mediante la decimazione dei piccoli professionisti, d’altronde sono logiche di mercato e non ci sarebbe tanto meravigliarsi al giorno d’oggi. Il fatto è che seppur volessimo uscire o perché costretti ci sarebbe molto da perdere, in alcuni casi tutto il versato, oltre la difficoltà a ricollocarsi nel mercato del lavoro. La situazione tracciata già da tempo dalle precedenti amministrazioni e portata avanti dall’attuale ci rende ostaggio del sistema che ci spreme come limoni rendendoci inermi ed anestetizzati con quel poco fumo agli occhi che ancora ci riescono a dare. Al convegno si è parlato del rapporto 4/1, ovvero dai 4 e ricevi 1 , dovevate vedere con quale disinvoltura facevano scorrere le slide con tali orripilanti prospettive.

6) Trasparenza, visitando il sito web della CIPAG, al menù “Trasparenza” vi sono alcuni sottomenù ove compare il messaggio “La Cipag non è tenuta alla pubblicazione dei dati relativi a questa sezione secondo le norme vigenti”, in altri invece vi sono dati non del tutto aggiornati, gran parte del materiale è disponibile, anche se spesso in maniera troppo aggregata e poco comprensibile, ciò che non sono riuscito a trovare sono le delibere e le determine che avrei avuto piacere di leggere. Da quel poco che ho potuto capire dall’ultimo bilancio disponibile, la CIPAG è in buona salute, il palazzo di prestigio che la ospita, nel pieno centro di Roma, è davvero incantevole e ben mantenuto lo dico a tutti coloro che non hanno ancora avuto il piacere di visitare, il consiglio e tutto l’entourage se la passa alla grande ed ancor meglio se la passerà nel 2018 visto l’incremento dei compensi messo a bilancio preventivo pari al 17,57 % , con l’aggravante che tali esborsi costituiranno la base di calcolo per le pensioni d’oro che sempre noi andremmo a sostenere una volta che i nostri rappresentanti usciranno di scena, però ragazzi capiamoci bene è tutto legale con tanto di certificazioni e sigilli borbonici. Detto ciò indovinate voi chi sono gli unici polli a passarsela male ed avere pessime prospettive per il futuro e soprattutto per la vecchiaia? Siamo noi geometri comuni mortali che lavoriamo 12 ore al giorno, spesso sabato e domenica compresa, all’occorrenza anche la notte, ove in tutto ciò ci è stato relegato l’esclusivo compito di sudditi funzionali al castello, al re ed alle sue dame.
Qualche collega probabilmente ingenuamente mi ha detto, ma loro sono dei manager, i loro compensi sono equiparati quelli dei dirigenti della politica e delle pubblica amministrazione, il ché non è che gli faccia tanto onere visto il degrado politico in cui riversa il paese, rispondo con fermezza che se i risultati raggiunti sono questi che vi ho narrato e le prospettive per il futuro ancor peggiori, credo che tale situazione non debba esser più tollerata e mantenuta. Non vorrei ritrovarmi in vecchiaia dopo 50 anni di duro lavoro, a ravanare nei cassonetti della spazzatura visto che neanche si trovano più per via della raccolta differenziata porta a porta. Vi garantisco che non sto affatto scherzando, invitandovi a riflettere ed a prendere posizione.
Il rapporto 4/1 prospettato, versi 4 e prendi 1 se sei fortunato ad arrivare vivo al traguardo della pensione è davvero deprimente ed inaccettabile, i nostri contributi se investiti in attività produttive e non devoluti al mantenimento del palazzo darebbero sicuramente risultati di gran lunga superiori, solo in tal caso le rappresentanze potevano esser definite manageriali. Nell’attuale situazione la CIPAG va considerata una TAX a fondo perduto e non un sistema previdenziale efficiente a sostegno della categoria, se in alternativa ognuno di noi versasse sul famoso conto Arancio della ING avremmo sicuramente il capitale versato e rendimenti degni di rispetto.
Per coloro che sono ancora perplessi della necessità di cambiare le regole del gioco, vi ricordo cosa è la nostra professione:
• Diploma di geometra, 5 anni
• Dura gavetta ante iscrizione all’albo che va spesso tra 5 e 10 anni, ove in un paese civile sarebbe riconosciuta gratuitamente ai fini pensionistici, altro che riscatto oneroso!
• Locali, attrezzature e formazione a nostro carico;
• Si cerca lavoro in solitudine e fatica in un mercato depresso poco e male regolamentato, con sempre più stress per espletare le pratiche e difficoltà per farsi pagare;
• Se si tarda a pagare i contributi si viene perseguitati a vita con sanzioni e tassi da usura, dove neanche la rottamazione del buon Renzi ha potuto tanto contro la casta, se invece si versa oltre il dovuto bisogna fare una specifica richiesta per ottenere il rimborso attendere il benestare e sperare che non sia già prescritto, come successo a molti di noi nei tempi antecedenti al portale web;
• Non abbiamo ferie pagate;
• Non abbiamo malattia pagata, a meno che non si sia ricoverati in ospedale oltre i 60 giorni;
• Non abbiamo coperture assicurative infortuni, nonostante si operi in un settore a rischio elevato;
• Non abbiamo tredicesima;
• Non abbiamo TFR, mentre sarei curioso di vedere quelli previsti per i nostri dirigenti in pianta stabile che sghignazzavano tanto nel corso del mio intervento;
• A 70 anni con il catetere appeso ai pantaloni, dopo 50 anni di duro lavoro, avremo una pensione fa fame, con il rapporto 4/1 tra versato e percepito;
• PEC gratuita, evviva
Con tutto il rispetto per gli operatori ecologici, credo che se avessimo fatto anche noi tale scelta ci sentiremmo più protetti ricompensati e gratificati.
Pertanto invito tutti a prendere consapevolezza della realtà, perdete qualche ora per analizzare quanto riportato, scaricate i bilanci, i curriculum blasonati dei nostri cari rappresentanti manager come li ha definiti qualcuno che poco ci rappresentano, nonché tutta la documentazione messa a disposizione sul sito della CIPAG e sul web dove ho raccolto ulteriori e preziose informazioni, uniti possiamo cambiare le regole del gioco, da soli possiamo soltanto subire questa indegna situazione sino a quando ci travolgerà in pieno e singolarmente gettandoci nella disperazione.
Pertanto vi dico
GEOMOBILITIAMOCI
Iscrivetevi al più presto all’associazione Geomobilitati come ho fatto io qualche giorno fa, dove si sta portando avanti una audace battaglia per il cambiamento, chi vorrà ulteriori chiarimenti potrà tranquillamente contattarmi in privato, cercherò di dare a tutti il mio modesto contributo.
Per chiarezza e correttezza dell’informazione vi dico che sto facendo tutto ciò non per ambizione personale e neanche perché sono al canto del cigno, ho sempre dichiarato un reddito di tutto rispetto ed il mio DURC è regolare, proprio per questo mi sento tradito ed in diritto di contestare questa triste realtà, non dobbiamo più accettare passivamente la situazione vessatoria descritta peggiore di quella che ci impone lo stato con il sistema fiscale, sul quale poco possiamo fare.
La cassa è dei geometri onesti che lavorano e non dei privilegiati che la rappresentano.
Diffondete questo post su tutti i canali social.
Salutoni a tutti i geometri di buona volontà, a presto.
Gaetano

Contributi-Minimi-INARCASSA Rateizzazione-gratuita

Rateizzazione-gratuita

 

Sfogo del Geom. Gaetano Barone all’evento “OPPORTUNITA’ PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI” – 1

alle ultime votazioni per le elezioni dei delegati cassa dei geometri della mia provincia sono stati eletti il geom Luca Dal Buono e il geom Fabio Atti che fanno anche parte del consiglio del collegio. prima di loro, vi erano i geom. Stefano Batisti e Massimo Magli. anche loro fanno parte del consiglio del collegio. Il geom. Massimo Magli è ancora in cassa geometri, però in ruoli ben più importanti e prestigiosi. 

io partecipo a tutte le assemblee di bilancio, anche per votare contro, l’assemblea è l’unico momento di aggregazione della categoria, però vi posso garantire che quasi nulla viene divulgato in merito agli impegni, ai progetti e agli investimenti che fa la cassa. non ho mai visto salire in cattedra nessun delegato per spiegarmi, magari con l’ausilio delle odiate “slide”, come vanno gli investimenti della cipag, in particolare “il fondo atlante”, cosa è stato divulgato dai vertici durante le assemblee e soprattutto cosa hanno votato. viene detto poco o pochissimo dal presidente del collegio, ma per lo più riferisce frasi “a favore” di piccoli vantaggi presunti. …tipo quello assicurativo sanitario Unipol …piuttosto che la PEC. ….e dire che, con la presenza di Massimo Magli in collegio, non dovremmo avere limiti alla conoscenza della cassa … invece …imparo molto di più attraverso gli incontri di Geomobilitati, anche perchè sono spesso presenti ex vertici, oppure cercando informazioni in rete. 

per esempio, nei giorni scorsi in faceebook girava il seguente post, del Geom. Gaetano Barone, che pubblico così come è stato pubblicato. ne condivido i contenuti e apprezzo il calore che ha dimostrato intervenendo all’evento “OPPORTUNITA’ PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI” svoltosi presso la sede della CIPAG in Roma. 

GAETANO BARONE SCRIVE:

Cari colleghi,
il giorno 30 gennaio 2018 ho partecipato all’evento OPPORTUNITA’ PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI svoltosi presso la sede della CIPAG in Roma, la mattinata è iniziata con il solito rituale di benvenuto e trascorsa veloce tra slide sorrisi e belle parole, per pochi attimi siamo stati anche onorati dalla presenza fulminea dei presidenti della Cassa e Collegio. Man mano che i relatori si succedevano con le loro poetiche esternazioni sentivo il sangue ribollire, la linea portata avanti con estrema disinvoltura dai nostri cari rappresentati è sconcertante, scoraggiante e vessatoria per tutta la nostra categoria già duramente provata da una crisi decennale e l’estenuante liberalizzazione delle tariffe. Il succo dell’evento è che i più fortunati andranno in pensione a 70 anni con una mensilità da fame, a meno che non ci si sia iscritti all’albo all’età di 20 anni e versato per 40 (cosa molto improbabile). Inoltre se si cambia lavoro, o si decide di chiudere bottega ma non sono stati maturati almeno 20 anni di contribuzione si perde tutto, in caso di morte, la famiglia del de cuius non potrà rivendicare nulla a prescindere dal periodo di contribuzione, la cassa risponde esclusivamente per gli iscritti. Ogni precedente contribuzione proveniente da altro istituto di previdenza potrà essere ricongiunta pagando nuovamente per la seconda volta, non vi dico con quali oneri, cosi anche per il riscatto del servizio militare, praticantato, etc. La totalizzazione ed il cumulo gratuito istituiti con la finanziaria 2017 sono ancora fantascienza, chi sopravviverà vedrà. Se durante l’attività lavorativa siete già con un piede nella fossa, purchè regolari con i contributi cassa, si ha diritto ad un sostegno economico temporaneo, chi invece oltre i contributi obbligatori avrà stipulato una polizza integrativa riceverà il rimborso della degenza ed il ticket dell’esame delle urine etc. La rottamazione delle cartelle esattoriali della cassa mandate da equitalia non esonerano dal pagamento delle sanzioni ed ulteriori oneri che dovranno essere versati direttamente alla cassa, in pratica non si sfugge si paga tutto sino all’ultimo cent. Alcuni corsi di formazione potranno essere rimborsati per metà del costo quando sappiamo bene che con 100 € c’è chi mette a disposizione l’intera piattaforma in e-learnig. Inoltre come è noto a tutti abbiamo la PEC gratuita, evviva. Questo è tutto cari colleghi, fosse stato per loro sarebbe finita qui.
Ciò che dovrebbe essere un ente a nostro sostegno è in realtà la peggiore macchina diabolica che mai poteva capitarci.
Con pazienza e self-control ho atteso la fase del dibattito finale e quando ho preso parola ho vomitato tutta la rabbia accumulata nell’intera mattinata ponendo i seguenti quesiti:
1) Per quale motivo noi geometri abbiamo i contributi minimi superiori del 70% degli iscritti INARCASSA ?
2) Per quale motivo i compensi del consiglio CIPAG sono 3 volte superiori a quelli del consiglio INARCASSA ?
3) Quale è logica infame che aumenta i contributi agli iscritti nonostante il perdurare della crisi, mettendoli a ruolo con tutti gli oneri addizionali degni da strozzinaggio se si è nell’impossibilità di pagare?
4) Cosa è stato fatto negli ultimi 10 anni per sostenere la categoria?
5) Il piano cinquantennale di sostenibilità della cassa è fantascientifico, vessatorio e geometricida, in quanto prevede che l’erogazione delle pensioni in essere e future sarà garantita attraverso l’aumento irrefrenabile ed esponenziale dei contributi minimi degli iscritti, aggravato ulteriormente dal crollo di nuove iscrizioni non appena saranno ammessi solo laureati, in quanto i giovani che sceglieranno un percorso di laurea nel settore delle costruzioni quasi sicuramente si indirizzeranno verso le facoltà più prestigiose di architettura ed ingegneria.
6) Trasparenza nella gestione cassa, dove sembra che tutto sia rivolto al benessere del palazzo e dei suoi inquilini a discapito degli iscritti.
Avrei voluto porre altre argomentazioni degne di nota, ma capite bene che la situazione si è arroventata, hanno tentato di sviare dicendo che i quesiti posti non erano oggetto dell’evento, ma incalzati più volte hanno dato delle risposte ridicole negando l’evidenza dei fatti e farneticando, è stato detto addirittura di accendere dei mutui per pagare le rate della cassa, cosa che una volta si faceva per acquistare una casa.
La situazione è grave ed insostenibile, oggi più che mai, per troppo tempo abbiamo lavorato a testa bassa ignari, lasciando fare a colleghi più scaltri che ne hanno approfittato della nostra ingenuità per riempirsi le tasche facendo del ruolo di rappresentanza un business, bisogna prendere il controllo della situazione prima che sia troppo tardi per riconquistare serenità e dignità. Basta poltronifici, basta logiche politiche, basta cariche incestuose e parentopoli. Invito tutti i colleghi che vivono del proprio lavoro a prendere consapevolezza delle scelte intraprese dai nostri cari rappresentanti, non possiamo più delegare a loro il nostro futuro, occorre una partecipazione diretta attenta ed efficace.
Ho valutato e deciso di scrivermi a geomobilitati che seguo già da tempo sui social e spero che lo facciate anche voi tutti nell’interesse della categoria sana che lavora e da tempo soffre silenziosa.