Archivi autore: Andrea Savini

le quote associative sono illegali?

l’art. 7 del D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382. “Il Consiglio provvede all’amministrazione dei beni spettanti all’ordine o collegio e propone all’approvazione dell’assemblea il conto consuntivo ed il bilancio preventivo. Il Consiglio può, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine o collegio, stabilire una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nel registro dei praticanti e per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio di certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari. Ferma rimanendo l’efficacia delle norme che impongono contributi a favore di enti previdenziali di categoria, nessun pagamento, oltre quelli previsti da questo decreto, può essere imposto o riscosso per l’esercizio della professione a carico degli iscritti nell’albo.” Tale norma è ancora vigente. aspettando la riforma imposta, e non condivisa con l’iscritto, si deve quindi prevedere che sia da rispettare. 

Gira in facebook un simpatico resoconto di alcune quote associative di collegi italiani. complimenti al geom Simone Gabbianelli per aver avuto la pazienza di farlo. spero che altri ti aiutino a completarla. si va dalle 380 di ravenna alle 130 di cosenza. Ma saranno legali? la maggior parte della quota associativa viene spesa per i dipendenti e per la sede, sempre più ampia per accogliere il malefico sistema d’istruzione. si dice siano servizi. a prescindere che i servizi non sono previsti nella norma, quindi sono illegali, non sono nemmeno proporzionati al reddito dell’iscritto, come invece i principi normativi italiani imporrebbero. poi ci sono problemi con gli incassi, non tanto a bologna, ma altrove pare sia un problema serio. i consigli di disciplina?

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Poi un giorno incontro una, che dice di essere amica di uno, che ha sentito da un’altra, che lavora come controllore per l’Ausl nei cantieri edili in merito alla sicurezza di cui alla ex L. 494 che la metodologia per i controlli dei cantieri è parecchio soggettiva. Cioè …..si sa, che il cantiere, era il luogo presso il quale mezza Italia cercava di sfamare la propria famiglia. Chi ha avuto successo, e ha capito che non c’è più un grosso business, si è ritirato. Qualcun altro ha fatto un ufficio di controllo e subappalta tutto a ditte di bassa lega. Poi, appunto, ci sono i disperati. Negli ultimi anni vengono anche chiamati la nuova risorsa del paese, quelli che pagheranno le pensioni a noi (ci credi poi te!) e che prevalentemente sono comunitari, di altri paesi, o extracomunitari. Aprono e chiudono, scappano e ritornano, spesso suggeriti da qualcuno (perché no italiano), poi c’è qualche brava persona …in qua e in là …ma la devi cercare molto a lungo.

Se tu fossi un dipendente dell’Ausl, che si dice abbiano salari bassi – anche se per me sarebbe oro in questo periodo, soprattutto per la sicurezza di averlo per tutta la vita – te la sentiresti di affrontare a muso duro un branco di “edili” muniti di cazzuola, poco inclini alla nostra lingua, con un gran desiderio di sfogare ciò che non possono sfogare contro il “caporale” di turno? Magari dovendogli pure prospettare che il totale delle infrazioni, per regole spesso impossibili da rispettare, ammontano ad una somma talmente grande che sarebbe meglio che ritornassero al loro paese sperando che il recupero crediti non arrivi fino lì. Bhé …vedi un po’ te! ….io eviterei volentieri di dovermi prendere sulle spalle tale responsabilità. Quindi? …molto semplice. Cerco una ditta italiana, magari già nel ramo da un po’ di anni, stabile economicamente e che possa permettersi di pagare. Anche i miei dirigenti sarebbero felici dovendo così evitare cause e burocrazie infinite.

Ovvio che tutto quello che ho scritto fino qui è una fantasia. Io non ho mai incontrato nessuno e non ho amici, soprattutto in edilizia. Però …ti immagini se fosse vero. Ti immagini che genere di intromissione, di concorrenza sleale, potrebbe generare la sola piccola scelta di un piccolo dipendente, di una piccola Ausl, in un piccolo mercato locale?! Avrebbe il potere di decidere chi lavora e chi chiude.

Io, una riflessione sull’eccesso normativo delle leggi sul lavoro di cantiere la farei. Vengono quasi paragonati ad una fabbrica. O quantomeno farei una riflessioni sulle multe così alte, soprattutto in questo periodo storico.

Poi …chissà se qualcuno controlla chi controlla?!

 

nomi monopolisti e ricorrenti nel mercato del riscaldamento in bologna

capito per caso su un vecchio articolo in rete del corriere di roma. vengono citate cose inesatte, quindi Hera precisa e smentisce. rimane comunque una lettura simpatica che riguarda i 2 nomi più grandi, illustri, ricercati e venerati da quasi tutti gli amministratori di immobili nel bolognese, eco termo logic-lappi, Hera. ditte che per prime oggi sono impegnate nel grande obbligato e, in piccola parte, iniquo mercato della termoregolazione e del risparmio energetico-gas. ultima frontiera della rincorsa regionale agli adeguamenti europei e ai relativi standard ….e ciò che ne consegue, tipo denaro. inoltre, si stanno sempre più occupando del lavoro professionale di calcolo termotecnico che c’è alla base, invadendo un settore un tempo delle libere professioni ma, soprattutto, mettendo chi offre il servizio e chi lo progetta dalla stessa parte. un tempo si pensava corretto che il progettista fosse di parte della committenza e non di chi offre il servizio.

Chissà se di tutto questo al CUP è stato chiesto il parere e, nel caso, quale è stato il suo parere? beato chi lo sa.

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_11/spallone-che-riciclava-soldi-creo-fondazione-melandri-384de3cc-80fe-11e4-98b8-fc3cd6b38980.shtml?keepThis=true&TB_iframe=true&height=650&width=850&caption=Corriere+della+Sera+on+line+versione+rss

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SI vende poi si da ad una parte utilizzatrice che poi viene acquistata da uno del ramo, poi però non si può fare a meno dell’immobile perchè c’è il server e l’isola ecologica ..che prima non lo sapevi?! …io certe operazioni di mercato non le capirò mai. 

E poi ti arriva una e-mail da Geosport. Associazione patrocinata dal Consiglio Nazionale Geometri, alla quale io non sono iscritto direttamente, che evidentemente è in possesso di una mailing list nella quale c’è anche la mia e-mail. La mia e-mail professionale non mi venne fornita dal Consiglio Nazionale Geometri, ma dal mio Collegio di Bologna. Va bè …soprassediamo perché non so chi la pagò direttamente.

Nella e-mail, inviata da Geosport, ti informano che ti viene regalato un corso online di contabilizzazione, termoregolazione e ripartizione delle spese, realizzato in Learning da Beta Formazione s.r.l, Via Piratello 66/68. 48022 Lugo (RA). Argomento di grande attualità perché segue norme d’obbligo imposte in alcune regioni, tra queste L’Emilia Romagna, che compare anche nel sito di Beta Formazione nella sezione accreditamenti.

Che cosa c’entra Geosport con la contabilizzazione? Esistono almeno 100 categorie, associazioni e fondazioni dei geometri o ad esse riconducibili, che sarebbero più indicate a trattare l’argomento. Geosport, per fare capire, è quella associazione che organizza le partite a calcetto. Per carità, senza essere riduttivo, ma di questo si stratta. Per me l’esistenza di Geosport, se non costa molto, e non è facile saperlo, ha anche un senso. Ne sto leggendo ora i concetti statutari, li apprezzo e hanno comunque molto più senso di questo:

https://www.facebook.com/groma.it/videos/880945025345117/

https://www.saviniandrea.it/forum/2016/09/groma-speriamo-abbia-anche-altri-scopi/

E’ da un po’ che sto cercando di elencare, in un articolino su questo sito, tutte le categorie, associazioni, fondazioni ecc riconducibili ai geometri. E’ pazzesco come in quasi tutti gli statuti, o nelle info, compaiono frasi come queste che ricopio da quello di Geosport:

L’associazione si prefigge i seguenti scopi:

  1. g) migliorare il livello culturale e professionale degli associati, tramite corsi d’istruzione e formazione, di ricerche od altro e promuovere scambi culturali, iniziative editoriali;

Le principali attività che l’Associazione intende svolgere sono le seguenti:

attività di formazione: corsi di preparazione e corsi di perfezionamento, costituzione di comitati di studio e ricerca; attività editoriale: pubblicazione di una rivista bollettino, pubblicazione degli atti di convegni, di seminari, degli studi e delle ricerche.

 

In merito al corso di contabilizzazione? Mi viene da pensare che infondo non c’è molto “afflusso” di interesse all’argomento, quindi va un po’ “pompato” ….ma, io sono un po’ perverso.

Groma – speriamo abbia anche altri scopi

Ogni tipo di rappresentazione ha un costo.

Mi fa piacere fare “gruppo” all’insegna dell’unità professionale ma, vi prego, non buttiamoli via …non così!!!

Comitato consultivo delle Professioni

E’ stato istituito per legge un altro comitato che ci rappresenta. Pare sia per il nostro interesse. Non sempre però riesco ad informarmi su ciò che quelli già esistenti hanno fatto per me in questi anni. Sarò disinformato! …però il POS è obbligatorio. Al tavolo si siederanno per noi il CUP e Confprofessioni. Il CUP ER so cos’è. Personalmeente non ho mai scelto di farne parte. Pare abbia “mandato” diretto dal consiglio del mio Collegio. Non ho mai avuto, nelle-dalle sedi istituzionali, rapporti in merito alle trattative svolte con gli enti nei miei interessi. Non conosco i risultati ottenuti né le iniziative proposte. Il CUP ER si era seduto al tavolo della “linea vita”, ma le strampalerie sulle prime proposte di legge sono state opposte da un pugno di architetti capitanate da un bravuomo, tal Arch. Pantaleoni. Noi geometri di Bologna non abbiamo mai saputo niente e nessuno ha chiesto il nostro parere. Magari qualcuno ne ha parlato a qualche commissione?! …non so. Confprofessioni imparo ora cosa sia, perchè sono andato a cercarla in rete. Nemmeno a Confprofessioni sono iscritto personaelmente.

Ho cercato informazioni sul sito di Confprofessioni e le ho anche scritto, per comprendere se qualche organo di mia rappresentanza (Consiglio, Collegio o Fondazione) aderisse a questo sindacato. Sul sito non ho trovato riferimenti specifici. Ho trovato però la seguente frase che metto in risalto: “Oggi Confprofessioni raggruppa un sistema produttivo composto da oltre 1 milione e mezzo di liberi professionisti per un comparto di 4 milioni di operatori che formano il 12,5 % del Pil nazionale.”

Alla e-mail mi hanno risposto, e li ringrazio, dicendomi solo che: “…..per far parte della Confederazione è sufficiente essere iscritto ad una delle nostre Associazioni aderenti. Per quanto riguarda la Sua categoria, la invito a visitare il nostro sito al seguente link: http://www.confprofessioni.eu/sistema/associazioni/antec Per le modalità di iscrizione, La preghiamo di contattare direttamente l’Associazione. ” Non hanno dichiarato nulla in merito ai contatti con i miei organi rappresentanti.

Quindi ho scritto ad Antec, ponendo lo stesso quesito. Alla e-mail non hanno mai risposto. Ho quindi cercato un telefono sul sito di Antec, dove compare solo un numero di cellulare e i riferimenti richiamano lo stesso indirizzo della sede nord ovest di Confprofessionisti. Mi ha risposto il segretario, che è stato molto cortese. Mi ha detto che ad Antec ci si iscrive solo su base volontaria personale e che non vi sono rapporti di scambio economici con nessun ente di mia rappresentanza. Vi sono solo scambi di informazioni in materia di interesse comune e solo con alcuni organi. Non vi sono più riferimenti a Bologna e i rapporti prima erano tenuti soprattutto con i periti. Ha detto che Antec conta al momento circa 500/600 iscritti su base nazionale.

Faccio un calcolo= 1.500.000 liberi professionisto in Confprofessioni, di cui rappresentati da Antec (comparto edilizia territorio) 600 stando larghi, ne deduco che gli altri 1.499.400 facciano parte degli altri comparti. Secondo me c’è qualcosa che non torna.

Quindi ….qual è la forza rappresentativa di questi enti? non lo so. Io non sono iscritto. Sul sito di Confprofessioni, tra i partners, Unicredit, Italpres, Artel.

Tra gli interlocutori, quella che mi incuriosisce di più è Adapt, associazione fondata da Marco Biagi.

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e questi sono i membri nominati

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Aspetta un po’…..non è che servisse gente per ingrassare Horizon 2020?! ….mentre il POS continua ad essere obbligatorio.

Io ?! …io non sono nessuno e soprattutto non so niente!

Cercavo di rimbalzare al pubblico dei geometri liberi professionisti alcuni temi di discussione comune e riflessione condivisa, poi mi hanno segnalato un sito di veri “informati” e mi sono accorto di non sapere ancora niente. https://ilgeometra.wordpress.com/

Io non so chi scriva su questo sito, ho cercato di contattarli scrivendo nei commenti agli articoli, ma non mi hanno risposto.

Non sempre condivido l’espressione che usano, poco gentile e per nulla pacata, sicuramente di parte, ma pare che “ne sappiano” veramente tanto! Complimenti.

Vi invito a leggerli per rendervi conto di quello che c’è sopra di noi e a trarre le vostre personali considerazioni. Alcune saranno bugie?! …non so. Però altre sono sicuramente preveggenze!

Concetto di commerciante e sprazzi di deontologia

Mi trovavo a Roma ad una riunione di Geomobilitati e ho chiesto ad un uomo famosissimo, nella nostra categoria, il perché non siamo riusciti negli anni, in qualche maniera, ad entrare nel mercato delle compravendite immobiliari. Perché non possiamo mediare? Perché non possiamo, come geometri l.p., aprire una agenzia? …in realtà possiamo, ma per strade differenti, poi ci sarebbe da discutere su alcuni aspetti deontologici.

La risposta più o meno è stata questa: – nelle discussioni che si sono avute in passato in consiglio non si poteva approvare l’idea di diventare dei “commercianti”.

Il pensiero torna e può pure essere adeguato ad un rigore di rispetto assoluto della deontologia e dell’etica professionale. Cosa che però si avverte non essere così per altri argomenti, per esempio l’enorme presenza di dichiarazioni false che vengono rilasciate da tutti noi nelle pratiche edilizie. Questa è concorrenza sleale. Ci metti meno tempo e nessuno ti punisce. Pare che non si voglia generare uno strumento per controllare questo fenomeno ormai dilagante. Sempre durante una di queste riunioni alcuni presidenti hanno parlato di indagini ufficiose, eseguite da, o insieme ad alcuni comuni, che rileverebbero una “inadeguatezza” delle dichiarazioni contenute nelle pratiche edili per l’80 % delle stesse. Io spero fossero solo chiacchiere, ma è certo che non esiste modo ufficiale né per smentire e né per confermare tale affermazione. Quasi come se, una “miglioria edile” dichiarata, anche se non reale, soddisfacesse tutti gli organi interessati all’edilizia.

Comunque ….ritornando in treno verso casa mi è venuto da pensare a GEOWEB s.p.a., Groma s.r.l., Arpinge s.p.a, Inarcheck s.p.a., Quaestio s.p.a. ed altre infinite forme di investimento, anche commerciale, della cassa ecc. Sto ancora riflettendo sul concetto di commercianti, o quantomeno, alla disuguaglianza di trattamento tra l’informazione che c’è tra i possibili ruoli istituzionali in contatto con queste società e le imposizioni deontologiche obbligate all’iscritto.

Allontanato lo spettro di Fondo Atlante 2 – pro Monte dei Paschi …per il momento

questo l’avviso nelle news del sito della CIPAG.

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attento bene a quel che c’è scritto. quindi non è stata una scelta del nostro CDA, ma un adattamento alle scelte del AdEPP? comunque sia meno male !!! … pare che l’acquisto dei crediti deteriorati del Monte dei Paschi sia saltato. PER IL MOMENTO …e speriamo per sempre.

Ho chiesto delucidazioni ad uno dei miei delegati cassa. Pare che loro non siano stati interpellati nel progetto Fondo Atlante 2 …..che poi …secondo me, che il nostro CDA, benchè composto senz’altro da illuminati, possa prendere da solo tale decisioni senza chiedere il parere dei delegati non mi sembra molto giusto.

allego il comunicato AdEPP che ha portato alla coerenza del nostro CDA:

Nota Adepp ai Presidenti-1_agosto_2016

In un recente scambio di idee con un consigliere del mio collegio ho appreso che anche il consiglio si è occupato della cosa. non so bene in che termini e con quali idee, però pare se ne sia parlato. sul sito del collegio dei geometri di bologna al momento non trovo niente. mi piacerebbe sapere anche il loro parere. speriamo se ne parlino durante la prossima assemblea.