Archivi autore: Andrea Savini

fondo Atlante

Mi è stata posta all’attenzione qualche giorno fa, da un collega di Geomobilitati, una puntata della trasmissione radiofonica “i conti della belva”, condotta da Oscar Giannino ed altri, titolo: Atlante, il salvabanche – Pensioni flessibili.

La puntata “parla” del fondo Atlante, un fondo per rilevare e rivalutare le sofferenze bancarie. Sono contenuti pressoché sconosciuti per le mie piccole conoscenze, vi invito quindi a leggere il riassunto sul sito http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/conti-belva/atlante-salvabanche-pensioni-flessibili-165825-gSLA6lDEcB

Sia ben chiaro, Giannino non ha un look “consono” e sarà senz’altro di parte, ma rimane comunque un grande esperto che si circonda di esperti. Quello che potete sentire è un approfondimento di stampa e come tale, se vuoi, da ascoltare. http://audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2016/160416-conti-belva.mp3

La puntata è lunga, ma vale la pena sentirla fino alla fine. Ascoltate soprattutto i richiami alle fondazioni bancarie, alla cassa depositi prestiti e, soprattutto alla CIPAG (cassa di previdenza ed assistenza dei geometri). Perché lo metto in evidenza? Perché forse tu non sai che anche la Cipag è dentro fino al collo nel “fondo Atlante”, dentro a Cassa Depositi e Prestiti e, al financo di un elenco sterminato di fondazioni bancarie, esegue importanti operazioni finanziare (vedi anche bilancio e info sul sito). Sarà stato un investimento giusto? Era forse necessario per consolidare anche i nostri soldi, magari investiti male negli anni? Io non lo so e non sono sicuro di poter giudicare. Una cosa però la posso comprendere: il “sistema” Cipag è abbondantemente iniquo, vi sono enormi differenze di trattamento tra vecchi che godono di infiniti diritti acquisiti e giovani (o geometri poveri) costretti a pagare obbligatoriamente minimi sproporzionati al reddito, “forse” certi di non vedere nemmeno la pensione. La risposta che si dà alle fondazioni bancarie, inneggiando al patriottismo, è immediata e prona, mentre l’equità può aspettare.

geomeobilitati

Arrivò a me, e forse a tutti gli altri geometri italiani, una PEC di Geomobilitati. Segnalavano la loro costituzione e invitavano all’adesione ed alla partecipazione. Non ricevo volentieri le PEC, quindi non l’ho gradita. Vivevo e vivo un discreto pessimismo per la politica di categoria e sul futuro tecnico in genere, soprattutto per il geometra, ed il pensiero di non essere l’unico a pensarla così mi ha rincuorato. Per la prima volta non mi sentivo l’unico a “votare contro”, come avviene in assemblea di bilancio del Collegio dei Geometri di Bologna. Pertanto mi sono messo in contatto con questi “ex ragazzi”. Dapprima mi sono permesso di fare notare che proporre di partecipare, senza fare capire a “cosa” partecipare, era quantomeno presuntuoso, poi mi sono unito a loro (incoerenza?). Di fatto ci mettono tutta la buona volontà che hanno, nel tempo possibile e gratuitamente. Hanno attivato da poco il sito http://www.geomobilitati.it/ ma non vi sono ancora contenuti. Geomobilitati nasce in realtà da un primo gruppo di geometri di Salerno, poi si sta ampliando in tutta Italia. Per comprendere un po’ meglio cosa sta nascendo vi rimando al loro primo sito http://www.geometriperpassione.it/ sul quale compare qualche contenuto, seppur ancora pochi, e al sito che trovate in facebook. Nel frattempo ci sono infiniti contatti, scambi di idee, proposte e valutazioni. A breve dovremmo saperne di più e qualche progetto dovrebbe essere divulgato. Io ho aderito e, nel mio piccolo, ne faccio parte attivamente, tentando di portare qualcosa di utile. Venerdì ho avuto con loro il mio primo incontro. Mi ha fatto piacere esserci. Per mio carattere non mi fido nemmeno di me stesso, figuriamoci degli altri, però al momento sono in linea con molti dei loro pensieri. Speriamo.

non abbiamo più uno strumento

un tempo il collegio dei geometri di bologna aveva uno strumento elettro ottico con distanziometro e accessori (stazione totale). ne sono certo, lo vidi. oggi non c’è più. un altro servizio mancato. un tempo ho parlato con un noto topografo collega che mi ha detto che era una cavolata avere uno strumento in condivisione per una serie di motivi ….anche un po’ logici, ammetto. comunque c’era, ed era un servizio. sono passati anni, oggi non sarebbe di certo all’avanguardia.

Parlando con G.P. del CDA della fondazione dei geometri emilia romagna mi è stato fatto notare che in realtà, attraverso la fondazione, sono in uso gratuito 2 GPS, la cui proprietà non ricordo bene di chi sia. Non so se sono 2 per tutti i collegi, oppure se sono 2 solo per bologna. Comunque ….l’uso di questi GPS è assoggettato alla dichiarazione di NON UTILIZZO per FINI LAVORATIVI. Cosa me ne faccio?!

Di fatto vengono utilizzati solo per insegnamento nei corsi ai praticanti.

votazioni bilancio e iscrizione società tra professionisti

Il 29 aprile 2016 presso la sede del collegio dei geometri di bologna si è tenuta l’assemblea ordinaria con l’approvazione del bilancio e le discussioni di politica di categoria annesse. Infatti, i lunghi resoconti che anticipano la votazione, altro non sono che l’enunciazione e la divulgazione della politica di categoria decisa ai piani alti che, con l’approvazione del bilancio, viene automaticamente approvata e legittimata anche dall’iscritto. La tua assenza permette che importanti decisioni, che riguardano il lavoro di tutti i geometri, vengano prese da pochi.

Anche quest’anno il bilancio è stato approvato. Unico contrario io. Nessuno astenuto. Tra quelli che hanno votato a favore, c’era anche un’esponente votatissima della lista antagonista durante le passate votazioni che, a quanto pare, non era poi così antagonista alla solita giunta.

Ha votato a favore anche un esponente del consiglio di disciplina (mi chiedo se non sarebbe più consona l’astensione visto il ruolo che riveste?!) il quale, dapprima ha osservato un “qualcosa” di giusto nei confronti delle iscrizioni delle società tra professionisti, che non è stata minimamente presa in considerazione dall’assemblea e dal consiglio, quindi, successivamente, ha votato a favore (certe cose mi stupiscono ancora e mi lasciano incredulo!!).

Iscrizioni all’albo dei geometri di bologna delle società tra professionisti, era poi di questo di cui volevo parlare. Vi è stato un dibattito stringato, poco esaustivo, di un qualcosa che ancora bene non si sa, che non si comprende come potrebbe inserirsi nella deontologia, nell’interesse di categoria, nelle votazioni, nei contributi cassa o nelle decisioni delle 100 affiliate cassa e consiglio. Però andava votato a tutti i costi, non si poteva proprio rimandare. Qualcuno sa qualcosa? Io sinceramente poco e niente.

Verrà creato un albo “B”, o qualcosa del genere, all’interno vi saranno le STP (società tra professionisti), che possono essere costituite da 1 libero professionista geometra (nel nostro caso), poi da altri, siano essi professionisti di altre categorie, oppure persone fisiche …e credo anche giuridiche.  Insomma, un’altra tegola sui L.P. puri. Almeno così mi sembra possa diventare.

 

054cfa5f-e958-4d69-85db-75f3b85bdc01_Convocazione_Assemblea_Ordinaria

verbBALE ASSEMBLEA ORDINARIA 29_04_2015

 

scrivania del professionista: fardello pesantissimo!!

La presentazione delle pratiche edili attraverso “La scrivania del professionista” del comune di Bologna è un fardello pesantissimo che ci siamo presi obbligatoriamente sulle spalle. Di fatto sostituisce il lavoro delle signorine comunali dello sportello edilizia che accettavano le pratiche, o simile. Si parla tanto di moduli unificati, poi dobbiamo riscrivere nuovamente gli infiniti dati nella modulistica on – line della scrivania del professionista. Ma la cosa peggiore è quella di non poter leggere le pagine successive senza aver compilato prima la precedente. E così …sto aspettando dalla mia cliente il codice SUAP in attesa di cambiare pagina. La stessa cliente mi chiede: ma una volta che le ho dato il codice SUAP posso incominciare i lavori? Io, a ragione di logica dovrei rispondere: no! …perché non so bene cosa mi verrà richiesto nella pagina successiva …e poi in quella dopo ancora. Dobbiamo aspettare il prossimo dato mancante.

Quando ci fu illustrato questo ennesimo importantissimo progetto per l’edilizia, il tecnico relatore Sart…. ci fece vedere la possibilità di firmare un unico documento assemblato che poteva contenere tutti i documenti richiesti. Così facendo si poteva firmare con firma digitale un solo file. Ovviamente questa procedura semplificativa non si può più fare. Ora devi presentare tanti documenti ognuno firmato per suo conto ed unirlo alle specifiche cartelline predisposte suddivise tra obbligatorie e non.

Non puoi nemmeno più presentare, come si è fatto per 50 anni, un’unica tavola progettuale costituita dagli elaborati esistente, progetto e interventi con un’unica testata. Ora ci vogliono 3 tavole separate con relative testate.

 

Poi arrivo a dover dichiarare la destinazione d’uso di progetto. Se non la compilo il sistema non può proprio andare avanti …è una cosa gravissima. Mi compare questa dicitura:

scrivania professionista 03

 

 

 

 

 

 

Peccato che io stia demolendo una struttura, senza nessuna ricostruzione successiva. Quale sarà la destinazione d’uso progettuale? Quindi, ispirandomi al prato che tornerà a nascere sul terreno precedentemente adibito a platea del plesso edilizio, rimango indeciso se spuntare:

– Accoglienza in strutture all’aperto attrezzate (campeggi, area sosta camper).

– Servizi per la coltivazione di orti urbani ad uso domestico aggregati in colonie organizzate.

– Presidio e coltivazione dei fondi, orticoltura, floricoltura e silvicoltura.

Chiudo gli occhi e ne scelgo uno a caso, sperando di non incorrere in un penale anche a seguito della frase appena asseverata nella modulistica della SCIA che riporto di seguito.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto tecnico progettista, in qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli artt.359 e 481 del Codice Penale, esperiti i necessari accertamenti di carattere urbanistico, edilizio, statico, igienico ed a seguito del sopralluogo nell’immobile esistente, consapevole di essere passibile di sanzione penale nel caso di falsa asseverazione circa l’esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 dell’art. 19 della L. 241/90

ASSEVERA

la conformità delle opere sopra indicate, compiutamente descritte negli elaborati progettuali, agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati, la conformità al Regolamento Urbanistico ed Edilizio (RUE) comunale, al Codice Civile e assevera che le stesse rispettano la disciplina dell’attività edilizia di cui all’art. 9, comma 3, della L.R. n. 15 del 2013, come sopra richiamato,

 

….quindi procedo, e poco dopo mi si chiede di utilizzare lo strumento “mappe interattive” per dichiarare l’importantissima presenza o meno di vincoli sul territorio. Peccato che da un bel po’ di tempo le mappe interattive non funzionino, infatti mi compare questa videata:

scrivania professionista 02

 

 

 

 

 

che cavolo faccio ora? …ma soprattutto con chi ne parlo? Con chi condivido sto casino allucinante che va per forza asseverato ai sensi del codice penale??

…infatti l’ufficio tecnico del comune di bologna non riceve più e l’unico numero di telefono di riferimento alle segreteria non si trova sul sito se non dopo 2 gg di ricerche. Poi se anche chiami non sempre ti indirizzano al tecnico per la risposta. In mezzo a questi pandemoni hanno pensato bene di scappare, terminando il servizio informativo. Ovviamente il collegio dei geometri di bologna non batte ciglio. Saranno mica lotte di denaro tra comune e regione??? …non mi meraviglierei.

Mi invento questa risposta:

scrivania professionista 04

 

 

 

Quindi arrivo in “zona tecnica” e mi si chiede di compilare una infinità di dati di su, sa, snr, sup lotto ecc…….dell’esistente, del progetto, degli interventi. Nella fattispecie demolendo mi viene da dire : …”ma sa tin frega??” Compilo a fatica i dati dell’esistente, non schiaccio il tasto inserisci, vado in zona progetto e quando torno sulla zona esistente ….puff….tutto svanito. Cavolo!!!! …mettici un cacchio di salva automatico in ‘ste pagine del piffero!!!!

Scrivania del professionista …il portale in perenne cambiamento.

E pensare che un tempo potevi compilare un modulo e inviarlo per raccomandata …bei tempi di civiltà!!!

 

aggiornamento del 28 aprile 2016

sto presentando una variante ad una Scia di manutenzione straordinaria presentata con la scrivania del professionista. Mi vengono richieste le superfici utili ed accessorie che non capisco bene perchè mi vengano richieste. Infatti l’unità abitativa è rimasta identica, è conforme al precedente, non c’è né aumento né trasformazione di superficie. va bè!!!! e sia …fammi pure perdere tempo!!!

Mi viene in mente che ho già compilato obbligatoriamente questi inutili dati nelle pagine della “dematerializzazione” della scrivania del professionista, altrimenti non avanzavo nella compilazione e quindi nella presentazione della pratica. Vado quindi a ricercare tali dichiarazioni per copiarle e non perdere tempo, almeno per essere sicuro di dichiararle uguali, al netto delle approssimazioni. (notare il termine “al netto”).

Aiutatemi voi! …io forse non sono così sveglio e nemmeno capace, ma non le trovo. Infatti, fino a che la pratica è in bozza riesci a rielaborare tutte le pagine di dichiarazione, ma una volta presentata/accolta, se vai a rivederla, compare solo un estratto parziale riassuntivo delle dichiarazioni fatte, nella quali non compaiono per esempio quelle relative alle superfici.

A me non piace! Vorrei avere una copia di ciò che dichiaro a prescindere dal fatto che spero faccia fede la modulistica allegata! …altrimenti cosa la faremmo a fare?!

rimbalzo una nota puntata di Report

sia ben chiaro, non sono appassionato delle mezze verità che costruiscono i professionisti mediatici della trasmissione Report, ritengo però che aiutino a farti conoscere cose che nemmeno immagini esistano. E di questo li ringrazio.

il quesito però è il seguente: capita qualcosa di simile anche in Cipag? …e perchè tra l’elenco iniziale la Cipag non c’è?

cassa continua puntata report

 

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