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il consiglio di disciplina ci ha messo un anno per non rispondermi

nella lettera inviata a tutti gli iscritti per la mia candidatura ponevo una riflessione in merito all’operato del collegio in rapporto all’art. 7 del nostro regolamento del 1944. potrebbe sembrare che, secondo tale articolo, molte delle operazioni che svolge il collegio, che più o meno direttamente finanziamo anche noi con la retta annuale, dovrebbero essere illegali (nel senso che il collegio non potrebbe chiedere compensi per tali operazioni). a tutt’oggi, io non saprei cosa pensare.

essendo contrario a molte delle “partecipazioni” dal collegio, soprattutto per la netta, se non totale, mancanza di trasparenza di rendicontazione del denaro e dei contenuti, e volendo in qualche maniera trattare l’argomento con i molti iscritti poco partecipativi, informandoli, con la mia lettera, del contrasto con l’art.7, ho cercato di premunirmi dal punto di vista deontologico forzando un parere preventivo al consiglio di disciplina del mio collegio, ma non ci sono riuscito.

era il 02/11/2017 quando ho inviato una pec all’indirizzo consigliodisciplina.bologna@geopec.it  della quale non posso pubblicarne l’intero testo integrale perché ricco di nomi, di richiami e di ipotesi che potrebbero offendere qualcuno e insinuerebbero concetti che non avrei voglia di dimostrare. riporto in fondo il testo le cui parti mancanti non fanno venire meno alla comprensione dello stesso.

il 16/11/2018 non avendo ancora avuto nemmeno una risposta, tipo “crepa”, e trovandomi alla riunione di bilancio con 4 componenti del consiglio di disciplina, non ho potuto fare a meno di chiedere spiegazioni di tale ritardo. insomma ….uno dei consiglieri prende a cuore la mia richiesta …mi dice di non sapere …di non aver mai sentito del mio caso …mi chiede di inviargli copia del quesito ….e ne parla nella seduta successiva. smuove le acque.

il 10/12/2018, un anno dopo, mi arriva la seguente risposta in PEC:

Gent.mo Geom. Savini,
in riferimento a Sua PEC del 2 novembre 2017, siamo con La presente a ComunicarLe che questo 
Consiglio di Disciplina non esprime pareri ma esamina esposti circostanziati nei confronti degli iscritti.
Cogliamo il motivo per scusarci del ritardo nella risposta causata dai disguidi dovuti ai noti avvicendamenti del …….
omissis (ho omesso io perché è un riferimento ad una persona)
Distinti saluti, Il Consiglio di Disciplina 

…a prescindere dal fatto che si era detto che, appartenendo alla stessa “famiglia” e non volendo generare disparità o tenere le distanze, ci si dava tutti del TU …..

mi permetto di obiettare ….nel testo della e-mail vi erano abbondanti richiami e frasi esplicite che circostanziavano il contenuto della mia richiesta ….semmai …vorreste avere i documenti anche voi….che è proprio la mancanza che lamento anch’io. un contenuto così particolare, così forte e così significativo, non solo meritava una risposta, ma doveva essere esame di riflessione approfondita …..in primis proprio da voi della disciplina.

bei tempi quando si “tirava su” il telefono e si diceva: vediamoci, che ne parliamo!!! …c’era più umanità.

questa la pec che, non essendo un esposto circostanziato, non è degna di una risposta:

 

Egr.gi Presidente e Consiglieri del Consiglio di Disciplina del Collegio dei Geometri di Bologna,

mi chiamo Andrea Savini e sono uno dei circa 1.400 iscritti del Collegio di Bologna (n°3118). Ho necessità di interpellarvi per chiedere un parere preventivo che provo a dettagliare di seguito al meglio delle mie possibilità.

Mi occupo da tempo di comprendere i meccanismi e le funzioni della Fondazione Geometri E.R., a mio avviso non troppo chiari, poco divulgati, poco discussi e mai approvati direttamente dall’iscritto. Ho posto qualche quesito ai presidenti (Collegio e Fondazione) in più occasioni, ho richiesto accesso agli atti che mi sono stati in parte impediti, ho recuperato documenti da altri uffici, ho verbalizzato il mio parere e alcune richieste in occasione della riunione di bilancio del 25/11/2016 sul quale, in replica, è stato detto che si sarebbe proceduto con la pubblicazione sul sito (suppongo delle Fondazione) del bilancio. Mi sarebbe piaciuto che la pubblicazione avvenisse prima della fine del debito che pesa da tanti anni sulla Fondazione stessa, perché possa rimanere traccia delle caratteristiche dello stesso. La Fondazione, o il solo Collegio di Bologna-non è chiaro, è infatti ancora indebitata per l’acquisto della ex Soger di tanti anni fa. Più volte mi sono chiesto quanto sia giusto che un Collegio abbia debiti così sostenuti, se sia giusto che i debiti di un Consiglio pesino sui Consigli successivi, anche se di fatto molti componenti sono stati rieletti.

Ad oggi non vi è traccia, sui siti, dei bilanci della Fondazione, nonostante mi pare che le disposizioni Anac e lo stesso regolamento di trasparenza del Collegio ne impongano la pubblicazione. 

La Fondazione dalla sua creazione, come primo impegno finanziario, si è occupata della “rete geodetica”. Io non mi occupo di topografia o quantomeno non direttamente. Nonostante ciò e per volere di scelte di Consiglio, è pesato anche su di me l’enorme impegno di sorreggere la Fondazione. Per usufruire dei servizi che offre la “rete” il geometra iscritto deve pagarli, è infatti gratuito un solo tipo di accesso che di fatto non permette di lavorare in campagna. Viene però concesso l’accesso gratuito a diversi enti pubblici attraverso ad una serie ampia di licenze date per rappresentanza. Non mi è stato possibile sapere se tali accessi sono regolamentati da accordi di non utilizzo lavorativo e/o remunerativo, né sono a conoscenza di dove possano essere depositati tali accordi. Inoltre, vengono forniti ad enti pubblici, o di natura più complessa, una serie di dati utili a studi e monitoraggi. ……………..      …….Stringendo il concetto, io la pago, ne pago l’utilizzo, altri la usano gratis. E’ ambiguo il concetto di rappresentanza che si utilizza nel donare tali benefici. Io comunque non ho avuto reali benefici, almeno dalla rete, né avevo scelto di essere indebitato per lavoro, ma mi ci sono trovato obbligatoriamente per scelte altri.

Chiesi un giorno al P. del C.. ….. se, nel caso smettessi di pagare la quota spettante alla Fondazione (5,36 € per iscrizione e 7,00 € mutuo rete), mi avrebbe “cancellato dall’Albo”. Mi rispose che non lo avrebbe fatto lui, ma il Consiglio di Disciplina.

Rammento l’art.7, del nostro regolamento, D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382: “Il Consiglio provvede all’amministrazione dei beni spettanti all’ordine o collegio e propone all’approvazione dell’assemblea il conto consuntivo ed il bilancio preventivo. Il Consiglio può, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine o collegio, stabilire una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nel registro dei praticanti e per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio di certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari. Ferma rimanendo l’efficacia delle norme che impongono contributi a favore di enti previdenziali di categoria, nessun pagamento, oltre quelli previsti da questo decreto, può essere imposto o riscosso per l’esercizio della professione a carico degli iscritti nell’albo.”

Anche se comprendo che vi siano altre leggi che regolano il nostro settore, rammento che tale norma è ancora vigente e lo è soprattutto il principio in essa contenuta. Non gradisco l’iscrizione alla Fondazione imposta all’interno della quota associativa che mi trovo obbligato a pagare pena l’impossibilità di lavorare. Per me dovrebbe essere facoltativa in quanto servizio, oppure proporzionata al reddito, come nella logica dei servizi che ti offre lo stato.

Non da meno, mi è anche poco gradita l’eventualità di potermi trovare coinvolto in possibili, ma non auspicabili, vicende non gradevoli che potrebbero manifestarsi a causa …  ..…..utilizzo dei benefici elargiti agli enti, …………………………….e alla continua forzata presenza della discussa banca ……………

Per una questione di principio, di correttezza, di poco utilizzo e di deresponsabilizzazione, CHIEDO a questo illustre consiglio il seguente parere preventivo:

– nel caso detraessi, dalla prossima retta annuale di iscrizione al Collegio, i 5,00 € di iscrizione alla Fondazione e/o i 7,00 € di mutuo “rete”, sarei passibile di qualche provvedimento disciplinare? E quale?

Grazie

Ossequio

Geom. Andrea Savini

assemblea bilancio preventivo 2019

il 16/11/18 si è tenuta l’assemblea di bilancio preventiva per l’anno 2019. diversi gli episodi da narrare, alcuni degni di approfondimento, oltre al fatto che il presidente ha annunciato di non ricandidarsi.

al di là del mio solito voto contrario, ha votato contro anche l’illustre geom. Leonardo Gualandi. forse era capitato un’altra volta in passato. si è invece astenuto il geom. Giorgio Sanna, del quale rammento altri voti di astensione. qualcuno penserà che è poca cosa, ma non lo è! ….se si pensa che su 33 presenti, 12 erano membri del consiglio, che il bilancio e le scelte di politica di categoria se le fanno e se le votano, due voti contro e un’astensione sui rimanenti 21 votanti, tendenzialmente amici del consiglio, non è assolutamente cosa da poco.  

ho atteso a commentare questa riunione, benché ricca di argomenti, perché attendevo la pubblicazione del verbale per i dati consueti e per vedere se, come avevo richiesto in assemblea, fossero state allegate le “diapositive” del resoconto degli enti “collegati” al collegio dei geometri. così è stato …molto bene!

mi spiego meglio:

avevo inviato a tutti gli iscritti, i primi del mese di ottobre 2018, una lettera con la quale chiedevo il voto alle imminenti elezioni del consiglio. tra i vari contenuti della missiva, vi era un richiamo alla rubrica che sto costruendo da anni (……), contenente l’infinito elenco degli enti, società, soc partecipate, fondazioni, progetti ecc. che fanno parte o che sono collegate alle nostre istituzioni. combinazione vuole che qualche settimana dopo, durante l’assemblea di bilancio, il presidente abbia divulgato (o concertato ….come si dice in gergo) una diapositiva contenete l’elenco dei “tavoli”, delle rappresentanze territoriali, dei progetti scolastici e di formazione continua in corso o eseguiti, quasi a voler pubblicare per la prima volta la mancanza che avevo lamentato nella mia e-mail inviata a tutti gli iscritti.

Elenco di seguito il tutto, perché si trovi on line e non rimanga nascosto in qualche file .pdf non “googlabile” e riporto il file scaricato dal collegio. slide

Politica di Categoria
Tavolo Consultivo Regionale per il Governo del Territorio
Tavolo Consultivo Regionale sulla Libera Professione
Tavolo Consultivo Regionale per l’accesso al credito agevolato per imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti
Tavolo Interprofessionale A.d.E. – Territorio Bologna
Tavolo Interprofessionale CCIAA
Percorso di Costruzione Piani di Azione per l’Energia Sostenibile PAES
Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche PEBA
 
Rappresentanze Territoriali
Federazione Geometri e Geometri Laureati dell’Emilia-Romagna
Fondazione Geometri e Geometri Laureati dell’Emilia-Romagna
Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali degli Ordini e Collegi Professionali dell’Emilia-Romagna
Consiglio di Amministrazione Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri
Comitato Delegati – Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri
Scuola e Orientamento alla Professione
Georientiamoci – Una rotta per l’orientamento
Geolab – CAT Geometri
Open Day Istituti Tecnici CAT
Festival Cultura Tecnica
Corso Alternativo al Tirocinio
 
Formazione Continua
Seminari e Corsi di Formazione
Corsi Abilitanti e di Mantenimento Abilitazioni Regolamentate
Riconoscimenti Premiali e Monitoraggio Obblighi Formativi
 
Riorganizzazione attività di Segreteria
Avvicendamento del Personale
Standardizzazione Gestione Informatica
Riduzione Pianta Organica
Potenziamento Servizi Cassa Decentrati
Adeguamento ai nuovi Standard per la Protezione dei Dati

 

prima di narrare un altro episodio, devo anticipare la seguente spiegazione.

il giorno dell’assemblea viene apposto un foglio, all’ingresso, sul quale ci si deve registrare. in teoria il foglio attesta le presenze all’assemblea e, non si sa per quale motivo, anche la presenza alla votazione del bilancio. ci sono infatti soggetti di passaggio, partecipanti a qualche commissione oppure “costretti” a farsi vedere, che abbandonano l’assemblea molto prima della votazione, perché non interessati alla lunga spiegazione di politica di categoria, ma che compaiono però presenti al momento del voto.

capita quindi abitualmente che i presenti al momento del voto siano molti meno rispetto a quelli che si sono registrati all’entrata. non dico una bugia se affermo che, alcuni anni, era presente al voto la metà dei registrati. la conta dei voti viene infatti eseguita nel modo seguente ….si prende il numero dei registrati sulla lista, senza eseguire un nuovo appello (risultano quindi presenti anche quelli che non sono più presenti fisicamente in assemblea), poi vengono sottratti i contrari e gli astenuti. quest’anno 2 contrari e 1 astenuto. si attesta quindi che il risultato matematico sia il numero totale dei votanti a favore, ma così non è! quasi sempre i votanti a favore, presenti al momento del voto, sono molti, molti, molti meno dei dichiarati sul verbale.

questo è quanto è capitato quest’anno, per esempio, con il presidente del consiglio di disciplina il quale, dopo essersi registrato all’entrata si è poi assentato prima del voto, ma risulta impropriamente tra coloro che hanno votato a favore (vedi verbale).

sia ben chiaro …fino a che voteremo contro solo in 2, non potrò mai insinuare che le votazioni sono falsate. sarà sempre ovvia la vittoria dei sì a maggioranza, ma andava giustamente raccontata anche questa mancanza gestionale.

detto ciò, faccio seguito al secondo aneddoto capitato in assemblea.

erano presenti, appunto, 5 membri del consiglio di disciplina di cui 1 era il presidente. gli altri 4 erano seduti proprio davanti a me. verso la fine dell’assemblea, vedendo che il presidente del consiglio di disciplina si era assentato, prendono la parola i rimanenti 4 componenti e, scusandosi dell’assenza del presidente, dopo aver raccontato di trovarsi in difficoltà gestionale (me ne sono accorto perché è da un anno che aspetto una risposta ad un quesito), chiedono se mai vi fosse stata la possibilità di percepire un compenso per la loro attività di consiglio, oltre al piccolo rimborso spese già accordato da anni. …pare che i ricorsi presso il consiglio di disciplina siano tremendamente aumentati, molti sono litigi tra colleghi …per motivi di “denaro” (finalmente sono anche riuscito ad avere qualche dato di quello che capita all’interno della “disciplina” ).

il presidente del collegio, scusandosi, ha fatto sapere loro che, come già definito dal legale, non era possibile riconoscere alcunché oltre al rimborso spese (…scusate se ho semplificato la discussione).

essendo l’ultimo argomento trattato, qualche istante dopo c’è stata la votazione e tutti e 4 i membri del consiglio di disciplina rimasti in aula hanno alzato la mano per votare a favore del bilancio.  anzi, tutti e 5….perché risulta appunto che abbia votato a favore anche il presidente, che non era più in aula.

io purtroppo non riesco a stare zitto e, visto che penso, mi sono permesso di fare notare loro alcune enormi contradizioni, nel rispetto, ovviamente, del loro giusto diritto di voto. gli ho detto:

siete soggetti “elitari”, perché facenti parte di un consiglio che, oltre ad esserlo, dovrebbe apparire al di sopra delle parti, nell’intento massimo di espressione etica …..quindi …già potrebbe essere discutibile la vostra presenza durante l’assemblea di bilancio, nella quale si concertano le linee politiche di categoria per le quali, non solo io, lamento enormi mancanze di trasparenza oggettiva, oltre alla mia personale contrarietà, non solo per motivi statutari. volete partecipare? è un vostro sacrosanto diritto, ma almeno astenetevi dal voto. avete fatto una richiesta importante di compenso, per poter garantire il buon funzionamento della vostra commissione? vi è stato detto di no? …ma con quale concetto logico votate pure a favore? ….non voglio permettermi …ma se tutto questo non è sbagliato, mi permetterete almeno di dire che trovo sia illogico?

dei 4 consiglieri 2 sorridevano e annuivano, 1 “non so”, 1 fa ancora fatica a guardarmi in faccia …credo si sia offeso. con 1 di quelli che sorridevano abbiamo poi avuto modo in seguito di parlare a lungo ….

le riflessioni che possono scaturire da questo racconto sono molteplici. mi taccio ….ma voglio ricordare a tutti che l’astensione, o il voto contrario, non è uno “sgarbo all’onore della famiglia” … e sono assolutamente sicuro che non comporterebbe ritorsioni.

 

 

 

unico voto sulla scheda elettorale è legittimo

volevo informare prima delle elezioni tutti gli iscritti del mio collegio che, a differenza di quando ancora riportato nel nostro regolamento nazionale, votare un unico nominativo e non una lista, sulla scheda elettorale, era legittimo. io lo sapevo, ne ero certo, ma, per dare chiari riferimenti normativi, ho chiesto in giro. mi hanno dato alcuni riferimenti gli amici geomobilitati, in particolare un caro presidente. sono arrivato ai seguenti richiami e decisioni del cng D. 11/10/88 n°48 – D. 22/04/86 n°35 – R. 11/61 che vengono citati in calce ad vecchissimo testo privato tenuto come una reliquia. volendo approfondire e non trovando un regolamento locale e/o nazionale sulle votazioni di categoria, ho scritto una e-mail in data 26/11/18 al consiglio nazionale geometri chiedendo di avere copia ufficiale del richiamo e delle decisioni citate (forse avevo già scritto anche anni fa). oggi 23/01/19, non avendo ancora ricevuto risposte, ho telefonato al cng. arrivo dopo un paio di passaggi ad un signore che, molto impegnato, trova il tempo e, verbalmente, mi risponde, bontà sua, che gli elementi richiesti sono superati dalla sentenza della cassazione n°18047 del 04/08/2010. se mi rispondi per iscritto preferisco, comprendo che sia più importante la cassazione del consiglio, ma non comprendo il termine legale di “superata” nella fattispecie e, soprattutto, te le chiedo, dammele! esistono benché “superate”, quindi fammene copia, gentilmente.

comunque, se volete la sentenza la trovate in rete si tratta di un esposto di uno iscritto all’ordine dei farmacisti, io non la riporto integrale perché l’ho trovata con richiami a studi specifici e a raccolte private, non vorrei violare qualcosa. …che poi io non debba trovarla facilmente pubblicata dall’ente che l’ha emessa mi fa capire tanto sul concetto di trasparenza e libertà in italia e mi fa riflettere su tutti i soldi spesi per le digitalizzazioni.

riporto la parte importante:

In tema di elezioni vige il generale principio del favor voti, il quale
impone che la manifestazione della volontà, per come emerge dal corpo
della scheda elettorale, debba essere il più possibile conservata, a meno
che non sia violato l’indispensabile requisito di segretezza del voto,
oppure specifiche norme disciplinanti lo scrutinio prevedano la nullità
del voto espresso in maniera difforme da quella prevista. Ne consegue che
il D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382, art. 2 (Norme sui Consigli degli
Ordini e Collegi e sulle Commissioni Centrali Professionali), a norma del
quale “i componenti del Consiglio sono eletti dall’assemblea degli
iscritti nell’Albo a maggioranza assoluta di voti segreti per mezzo di
schede contenenti un numero di nomi uguale a quello dei componenti da
eleggersi”, deve essere interpretato nel senso che la scheda conserva la
sua validità anche nel caso in cui contenga un numero di nomi inferiore a
quello dei componenti da eleggere.

Relazione del Geom Barone sulla cipag (cassa geometri) -3

ricevo dallo stimato collega geom. Gaetano Barone, consigliere di Geomobilitati già attivo da tempo sui social, una relazione-rendicontazione sull’andamento e sui contenuti di molti ambiti della cipag …..e informazioni varie.

e’ una lettura di contenuti, condita senz’altro da visioni e opinioni personali dello stesso Barone, sulla quale non voglio prendermi responsabilità, pubblico ciò che mi è arrivato.  sono certo però che potrà essere spunto di riflessione e moltissimi contenuti, dei quali anch’io mi sono occupato, esistono e sono fondati.

testo originale Barone: Il-grande-bluff-CG

testo sul mio sito

di seguito l’articolo perchè possa essere googlabile…..

 

IL GRANDE BLUFF

cosa c’è dietro l’inarrestabile aumento contributivo a cui ci sottopone

la Cassa Geometri

15/01/2019

Premessa

Salve a tutti, mi chiamo Gaetano Barone,

sono un geometra appartenente al Collegio Provinciale dei Geometri e GL di Roma e come disse qualcuno prima di me, sono un “comune iscritto” (D.B. ago2018).

Per decenni ho creduto nel nostro Ente Previdenziale nonostante in alcune situazioni non abbia trovato l’attesa soddisfazione, comunque sia ho sempre versato la quota annuale, il mio Durc ne è testimone.

Stimolato dall’ascesa contributiva a cui siamo stati sottoposti nell’ultimo decennio, ho iniziato un percorso di analisi finalizzato a ricercarne le giustificazioni, con la speranza che i sacrifici affrontati in questi anni fossero serviti a migliorare il traguardo previdenziale futuro. Fermo restando che tra il sopravvivere oggi  in un scenario macroeconomico depresso e sperare nel futuro non avrei dubbi su cosa scegliere, in primo luogo per la mia famiglia.

E così ho iniziato a sfogliare la documentazione contabile dell’ente, man mano che andavo avanti  avevo la percezione che il mondo mi stesse crollando addosso, all’improvviso mi sono sentito deluso, ingannato e truffato, ma quel che è peggio ostaggio del sistema perché cambiare professione ed ente previdenziale a 50 anni di età comporterebbe gravi perdite su ogni profilo. Sono tristemente venuto a conoscenza di un sistema malato che tutti i colleghi ignari avrebbero il diritto dovere di conoscere perché con esso è in gioco l’esistenza della categoria, l’attendere fiduciosi e spensierati il traguardo della pensione potrebbe rivelare amare sorprese. Pertanto ho intrapreso una campagna di divulgazione attraverso i social, partecipando attivamente a tutti gli eventi istituzionali di categoria,  riunioni informali con molti colleghi, schierandomi in prima linea con l’associazione GEOMOBILITATI che da circa un mese ho l’onore di rappresentare, quale membro del consiglio nazionale, tengo a precisare a titolo gratuito.

 Cenni storici ed evoluzione del settore

La Cassa Geometri è stata fondata nel 1955 come ente pubblico per la previdenza ed assistenza dei Geometri, in un periodo storico di massima espansione, ove la spesa pubblica per le infrastrutture era la priorità di tutti i governi, parallelamente nel settore privato il mattone rappresentava la forma d’investimento più redditizio. In questo scenario macroeconomico favorevole il numero dei geometri è stato in continua ascesa con apporto di nuova linfa all’ente. Nel 1995 si giunse alla privatizzazione trasformandolo in associazione di diritto privato. Col passare degli anni le condizioni favorevoli iniziali si sono pian piano affievolite, i 3 condoni edilizi ed altri provvedimenti minori come le sanatorie catastali ed il piano casa, hanno sostenuto la mole di lavoro, come anche le nuove opportunità legate alla sicurezza ed all’innovazione tecnologica.

Ciò nonostante è sotto gli occhi di tutti che la spinta iniziale si è notevolmente ridimensionata soprattutto per la congiuntura economica sfavorevole che continua a persistere, la concorrenza dei laureati è sempre più agguerrita e la liberazione delle parcelle ha ridotto notevolmente i margini di guadagno.

Nonostante  ci sarebbe ancora molto da fare per rilanciare il settore con:  rigenerazione urbana, miglioramento sismico, manutenzione, messa in sicurezza idrogeologica del territorio, restano soltanto temi dei quali tutti si riempiono la bocca ma che nella realtà dei fatti stentano a decollare.

Con il quadro appena riassunto, bisogna prendere atto che la sostenibilità della cassa non può essere più garantita dai presupposti e condizioni iniziali su cui era stata fondata nel lontano 1955.

Pretendere che i soli iscritti, con i redditi medi attestati sui  20 mila/annui che a mala pena riescono a sfamare le famiglie, debbano continuare a far fronte all’erogazione delle pensioni è una totale follia.

Ciò spiegherebbe l’alto livello di morosità e le cancellazioni premature, aggravate dal crollo di nuove iscrizioni, dove i giovani sono sempre più dissuasi da questa professione che richiede tanta passione ma anche tanto sacrificio. Considerato inoltre ché l’offerta formativa delle scuole è decuplicata rispetto al passato e la nuova dizione CAT ha chiuso definitivamente la partita.

In questi anni, la Cassa Geometri non ha avuto la capacità di rigenerarsi sen non nel brand, ne di stringere alleanze proficue per diversificare il rischio settoriale legato al settore delle costruzioni amplificato dalla contrazione dell’offerta di lavoro. Si è preferito tirare a campare alle spalle degli iscritti accollando loro tutto il carico previdenziale delle precedenti generazioni. Tutte le iniziative ed alleanze intraprese di cui in seguito verrà data menzione hanno con buona probabilità portato benefici esclusivamente ad una ristretta cerchia di colleghi.

Quando ho intrapreso questa professione, il carico contributivo era sostenibile, i minimi erano realmente  minimi e l’aliquota del soggettivo in autoliquidazione era fissata al 7% (anno1996), c’era spazio per  forme di risparmio alternative, pensioni integrative, investimenti in immobili ed in attività commerciali che avrebbero sicuramente contribuito a garantire la famosa “Pensione Adeguata”. Così facendo ognuno di noi poteva modulare in autonomia le proprie scelte previdenziali integrative in funzione dei redditi e compatibilmente con le necessità familiari.

Oggi invece si continua imperterriti a drenare risorse, senza garantire un vero futuro dignitoso se non nella propaganda fatta sui mezzi d’informazione, pertanto ritengo questa politica previdenziale delittuosa.

 Scenario iscrizioni

Nel periodo 2014 – 2017 è stato registrato un cospicuo calo di iscritti, passati da 95.098 a 87.023, ovvero una perdita di 8.075 unità che equivalgono grosso modo a i 3 collegi più grandi messi insieme.

Tale fenomeno è dovuto al dimezzamento dei neo iscritti registrati nell’ultimo decennio, alle cancellazioni premature dei tanti colleghi indotti a mollare e dai pensionati  che a differenza del passato preferiscono uscire definitivamente dalla professione perché gravati dall’alto carico contributivo. Non credo che nel 2018 ci sia stato un’inversione del trend, anzi dalle indiscrezioni che mi giungono la situazione deve essere sicuramente peggiorata. Questa rilevazione evidenzia la criticità del sistema previdenziale basato esclusivamente sul numero dei geometri in attività secondo l’equazione inversamente proporzionale:

meno iscritti = maggiore contribuzione.

Grafica, cliccare per approfondire, (richiede connessione ad internet):

Andamento iscritti

Indice iscritti – pensionati

 Scenario contributivo

Contributi minimi superiori del 70% rispetto ad INARCASSA pongono la nostra categoria in una situazione nettamente svantaggiosa rispetto alla concorrenza di ingegneri ed architetti, per non parlare di EPPI ove siamo addirittura superiori del 130%, ove molti colleghi stanno migrando per contenere il carico contributivo. Inoltre in entrambe le casse concorrenti sono concesse dilazioni gratuite sull’intero arco annuale e non al 4% come fa la nostra CG in dieci mensilità. Nonostante tale situazione sia già insostenibile per molti iscritti che a malapena riescono a sbarcare il lunario e che presto saranno costretti a chiudere, il giorno 13/12/2018 è stato deliberato l’ennesimo innalzamento dell’aliquota del contributo soggettivo in autoliquidazione portandolo dal 15% al 18% (INARCASSA 14,50%) con il conseguente abbassamento del tetto di reddito dei minimi intorno ai 18mila, aggiustamenti che produrranno un ulteriore aumento del 20% sull’ammontare  contributivo rispetto all’anno precedente. Tutto ciò a fronte di ipotetici quanto irrisori benefici che non si vedranno mediamente prima dei prossimi 25 anni. Come se tutto ciò non bastasse è già stato preannunciato nelle sedi istituzionali provinciali un ritocco dei minimi per l’anno 2019 al solo fine di chiudere totalmente il buco di bilancio parzialmente coperto con l’aliquota al 18% appena varata.

Intanto, con lo spauracchio della gestione separata dell’INPS al 25%,  i geometri ingoiano e digeriscono tutto, con la differenza che in INPS il tetto dei minimi è inferiore, le garanzie sono quelle dello stato italiano e non della CG, avremmo il vantaggio che le pluricontribuzioni verrebbero accorpate in unico “cassetto” a costo zero, poi se vogliamo dirla tutta 25% – (18%+5%) = 2% , quindi siamo molto vicini a quella pressione contributiva, per il sorpasso sarà tra qualche anno.

Un conto è trattare la resa con l’INPS, altra cosa è farsi assorbire a testa bassa per bancarotta.

Da informazioni che ho raccolto sugli organi di stampa specializzata, sulle quali intraprenderò presto un corposo approfondimento, è emerso che a seguito  della riforma del ministro Fornero, mentre INARCASSA optò immediatamente per un sistema totalmente contributivo salvaguardando le nuove generazioni, la Cassa Geometri optò invece per il sistema transitorio misto che  andrebbe a regime nel 2019, sicuramente molto più favorevole alla vetusta generazione di chi guidava l’ente in quel periodo, misura a totale discapito delle nuove quanto ignare generazioni che dopo 5 anni si trovano ancora a dover subire per quella scelta indegna.

Nel caso questo passaggio fosse confermato non si tratterebbe più di patto generazionale già difficile da digerire bensì di rapina generazionale.

Questo la direbbe molto lunga sul grado di serietà di chi ha amministrato l’ente e dei suoi discepoli che continuano ad amministrarlo.

Rassegna stampa, cliccare per approfondire, (richiede connessione ad internet):

Casse Professionisti

Stralcio Zoom

 Cassetto previdenziale

Il sistema previdenziale della cassa non è del tipo a cassetto o salvadanaio come ci è stato sempre presentato, nella realtà dei fatti il cassetto è solo teorico, essendo l’ente strutturato ai sensi al Dlgs 509 e non al Dlgs 103.  L’intero ammontare versato annualmente viene contestualmente erogato per pagamento delle pensioni correnti. Lo squilibrio tra iscritti  in calo e pensioni in crescita è uno dei tanti fattori negativi che determina il costante aumento contributivo. Sostanzialmente la CG è un passamano di denaro generazionale, visto e considerato che dietro agli attuali iscritti non appaiono sufficienti forze vogliose d’intraprendere la professione, continuare esclusivamente su questi presupposti rende il sistema insostenibile sia per l’ente ma soprattutto per la categoria, chiamata puntualmente a rispondere in modo illimitato alle scelte sconsiderate di qualcuno che ne ha tratto vantaggio.

Rassegna stampa, cliccare per approfondire, (richiede connessione ad internet):

Sostenibilità delle casse di previdenza dei liberi professionisti

 Contributo Integrativo 5%

Il contributo integrativo, serve per finanziare gli enti previdenziali gestori di sistemi pensionistici senza copertura patrimoniale, andando direttamente ad integrare il patrimonio netto dell’ente. A seguito del versamento del contributo integrativo, al soggetto iscritto all’ente restano imputati i contributi figurativi individuali. Nel caso in cui si utilizzano i relativi contributi figurativi per la determinazione delle prestazioni previdenziali, nasce a carico dell’ente un debito pensionistico latente in quanto il patrimonio non copre i versamenti nel caso di sistemi pensionistici senza copertura patrimoniale. (fonte: Wikipedia)

Con la motivazione che lo versa il committente, il che non è sempre vero se si ha un volume d’affari inferiore ai 33mila annui, viene gestito con troppa discrezionalità prescindendo dal vero interesse di categoria.

Con il provvedimento ingannevole approvato nella seduta del 13/12/2018, è previsto il trasferimento di parte del contributo integrativo nel teorico cassetto previdenziale. Partendo da un nobile principio già introdotto da anni presso le gestioni INARCASSA ed EPPI che ne destinano sino al 50% ai fini pensionistici.

A partire dal 2019 parte del C.I. verrebbe concesso in contropartita agli aumenti del 20% del contributo soggettivo secondo la misura:

2% ai neo iscritti dopo il 2010,

1% agli  iscritti tra il 2000 e 2010

0,50% agli ante iscritti anno 2000

In sintesi, del 5% esposto in fattura solo la decima parte finirebbe nel famoso teorico cassetto previdenziale degli ante 2000 che rappresentano la maggioranza. Come è prassi consolidata molto fumo ed un assaggino di arrosto per i più fortunati che arriveranno al traguardo della pensione.

 Disallineamento del Bilancio Esercizio dal Bilancio tecnico attuariale 

L’ultimo bilancio tecnico attuariale disponibile risale all’era preistorica ovvero al 31/12/2014, già a tale data si evinceva una trend divergente tra il patrimonio della cassa e quello richiesto per garantire la sostenibilità dell’ente. Considerato che le immobilizzazioni (materiali e finanziarie) sono puntualmente erose per le necessità di cassa legate alla spesa corrente, malgrado la CG sia già sottopatrimonializzata, il rispetto dei parametri di sostenibilità viene compensato dal solo attivo circolante.

L’equazione ampliata è la seguente:

+ spesa pensionistica + costi di gestione – immobilizzazioni – iscritti = maggiore contribuzione

Le ultime manovre propagandate come “premure pensionistiche” ed “adeguata pensione” non sono altro che esigenze di cassa per soddisfare la quadratura del bilancio.

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Le Casse non hanno sostenibilità a 50 anni

Grafica sulle necessità patrimoniali del BTA 2014

 Investimenti Immobiliari

Al fine di “razionalizzare, riqualificare, valorizzare, ottimizzare, etc.” gli immobili di proprietà della cassa sono stati conferiti in gran parte nel Fondo Polaris Enti Previdenziali (FPEP) gestito dalla Investire SGR partecipata con una quota minoritaria del 7,70% dalla stessa CG. Il valore del conferimento al 31/12/2017 (ultimo dato disponibile) ammontava a circa 360 Mln di € pari al 60% dell’intero patrimonio immobiliare iniziale. Attualmente ma non tanto visto che il fondo è del tipo chiuso e l’ultimo dato disponibile risale al bilancio al 31/12/2017 ove il controvalore di mercato stimato è stato indicato in 304 Mln di € oltre un piccolo richiamo per 5 Mln di € (attendo preoccupato il NAV al 31/12/2018 visto che l’indice annuale del settore immobiliare è stato in profondo ribasso), quindi si può desumere una svalorizzazione del fondo pari a 51 Mln di € quindi – 14% SE&O. Prima della sottoscrizione del fondo la CG possedeva Immobili di prestigio  acquistati con il sacrificio degli iscritti, invece ora possiede quote di fondo non negoziabile sui mercati regolamentati, illiquido ed in caduta libera, amministrato da un gestore “qualificato” che su 4 fondi quotati in borsa 1 risulta in liquidazione, 1 è sulla stessa via ed altri 2 registrano perfomance tra -23,20% e -38,07% nel solo 2018, quel che è peggio è che il conferimento degl’immobili a tale fondo, continuerà con nuovi apporti sino al travaso totale del patrimonio immobiliare, lasciando fuori la sola sede Romana di lungotevere  A. da Brescia. Così come risulta dal piano triennale degli investimenti 2018-2020.

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Poste Italiane: rimborsi per 100 milioni ai sottoscrittori del fondo Obelisco

Resa fondi quotati, teoricamente non sottoscritti ma amministrati dalla Investire SGR di cui la CG  ha una partecipazione del 7,70%

Per gli altri investimenti immobiliari: F2i, FIA,FIL, FPAI e le partecipazioni in Agire ed Arpinge, prettamente  funzionali a fini politici ed a una ristretta cerchia di colleghi che probabilmente ne traggono vantaggio personale, attendiamo fiduciosi maggiori informazioni contabili … per le quali valuteremo i rischi, i costi ed i benefici per la categoria e l’opportunità di tali investimenti rispetto alle finalità dell’ente.

Investimenti Mobiliari

L’intera liquidità di cassa pari a circa 900 Mln di €, attraverso la sottoscrizione di un fondo di diritto Lussemburghese cod. ISIN: LU1235855696  denominato Global Diversified II, è stata affidata alla Quaestio Capital SGR SpA di cui la CG detiene una quota minoritaria del 18%, la custodia del titolo è invece affidata a RBC IS Bank con sede a Lussemburgo. A tal proposito mi chiedo come si possa contro qualsiasi logica del buon  investitore affidare la totale liquidità dell’ente ad unico gestore, sottoscrivendo un fondo estero globale esposto anche al rischio di fluttuazione valutario, inoltre non quotato sui mercati regolamentati, in una piazza finanziaria usata principalmente da investitori speculatori per eludere la vigilanza Italiana, il fisco  e la trasparenza. Tutto da capire cosa ci possa esser dietro tale scelta.

In nome della trasparenza e del buon senso sarebbe stato opportuno sottoscrivere fondi d’investimento italiani regolarmente quotati in borsa a largo flottante dei quali sono quotidianamente pubblicate le quotazioni su tutti gli organi di stampa e siti web. La custodia dei titoli andava diversificata almeno su 5 istituti di credito italiani più solidi.

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Quaestio, la sgr delle Fondazioni per salvare le banche italiane

Fondi lussemburghesi. Ovvero, trappole mangiasoldi

Per completezza d’informazione, da quel che risulta dai bilancio al 31/12/2017, dal 2015 anno di sottoscrizione al 2017 il fondo GD2 ha avuto un incremento del valore di mercato di circa 50 Mln di € pari ad un incremento patrimoniale del 2,77% su base annua, il problema potrebbe nascere per l’anno 2018 dove a causa di un movimento laterale del comparto azionario dei primi 3 trimestri in cui il valore è risultato stabile,  viene compromesso nell’ultimo trimestre del 2018 da una cospicua discesa, pertanto esisterebbe la concreta ipotesi che si possa essere vanificata la perfomance degli anni precedenti  o addirittura generata una perdita ancora ignota sino all’approvazione del bilancio consuntivo 2018.

Spero con tutto il cuore che il management “qualificato” a cui ci siamo affidati abbia avuto cura di spostare gli asset per tempo altrimenti saranno nuovamente dolori per la categoria che dovrà sobbarcarsi per l’ennesima volta un aumento contributivo per soddisfare le esigenze di bilancio.

In quanto ai rendimenti per il 2019 riportati nel bilancio di previsione, credo che l’oroscopo del Divino Otelma possano avere maggiore attendibilità, i dati macro europei e globali indicano l’avvio verso una nuova recessione!

Resta comunque il fatto che una liquidità istituzionale così importante sulla quale sono fondate le nostre pensioni non può esser gestita in un modo così opaco, a prescindere da quanto possano rendere tali investimenti. Chi vuol fare investimenti speculativi che li faccia con i propri risparmi. L’interrogativo spontaneo  che sovviene è a chi possa esser funzionale una scelta cosi poco oculata, tenuto conto che i fondi minimizzano i guadagni ed amplificano le perdite, immaginate voi dove non esiste quotazione ufficiale rilevabile dalla stampa specializzata, in un paese dove il segreto bancario è al pari di quello svizzero, ed i controlli delle autorità di vigilanza italiane non hanno giurisdizione, ed infine i costi di gestione sono notevolmente più alti della piazza di Milano.

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Resa investimenti Imm e Mob

 Costi di amministrazione

2017 = 21,301 Mln ;

2018 = 25,808 Mln ;

2019 (previsione) = 28,341 Mln ;

praticamente in soli 2 anni sono lievitati del 33% … mentre si sventola un incremento di reddito per la categoria pari al 3% annuo per giustificare l’aumento delle aliquote contributive del 3%, strana coincidenza. Nonostante i risultati della gestione siano preoccupanti, altrimenti non si spiegherebbe l’occultamento dei bilanci tecnici successivi al 2014 e le prospettive siano tutt’altro che rosee, giustamente c’è qualcuno che pensa ad incrementare i propri compensi per mettersi a riparo.

Grafica, cliccare per approfondire, (richiede connessione ad internet):

Costi di amministrazione

Comunicazione

Sui documenti di bilancio e relative relazioni sintetiche che dovrebbero semplificare il linguaggi tecnico viene riportato come esempio  1.000 mila per indicare un milione invece delle forme convenzionali : 1.000.000 – un Milione – 1 Mln, … discutibile scelta semantica per far comprendere i bilanci;

Nei quadri riepilogativi di bilancio vengono spesso inseriti i valori degli asset in modo misto, costi di conferimento o valori di mercato a secondo di cosa che si vuole far risaltare o nascondere;

Dati troppo spesso aggregati, specialmente per compensi e stipendi della dirigenza, della serie al geometra non far sapere quanto è buono il cacio con le pere;

Nella relazione sintetica del bilancio consuntivo 31/12/2017, al paragrafo resoconto del fondo Investire SGR, credo risultino invertite le quote richiamate con quelle residue, sicuramente in contradditorio con le voci di bilancio precedentemente riportate e nei documenti contabili successivi quale ultimo il bilancio di previsione 2019;

Come già detto il 23/11/2018 è stato approvato il bilancio di previsione del 2019 con l’aliquota contributiva al 15% invariata rispetto all’anno precedente, il 13/12/2018 dopo solo 3 settimane, con una nuova assemblea è stato approvato un incremento del contributo soggettivo dal 15% al 18% ovvero del +20% rispetto all’anno precedente, sarebbe interessante sapere cosa può aver determinato questa manovrina solo dopo tre settimane.

Nel provvedimento di cui sopra, ai fini persuasivi veniva divulgato il vantaggio derivante dal risparmio fiscale senza tenere conto del tipo di contabilità che ogni iscritto detiene (regime dei minimi, semplificata) e soprattutto dal volume d’affari, omettendo di dire che spesso siamo tenuti ad integrare la tassazione dovuta per rispondere ai criteri di congruità degli studi di settore, quindi per i redditi medio bassi della maggioranza degli iscritti, l’effetto propagandato viene meno.

Criticità inerenti la trasparenza:

Affidamento Incarichi professionali

Affidamento appalti

Assunzioni

Operazioni finanziarie ed immobiliari, andrebbero divulgate, discusse  e condivise con la base

Sito web carente, mancano i bilanci tecnici dell’ultimo quinquennio, le delibere e le determine dei provvedimenti approvati, inoltre sarebbe meglio evitare il messaggio “non soggetti a trasparenza” forse verso lo stato e non so sino a che punto ma sicuramente non verso gli iscritti, tanto più che entrano nel sito loggati!

 Proposte

Gli agguerriti sostenitori della cassa/casta accusano i contestatori di non avere proposte, eccone alcune delle più significative per la categoria:

Riportare i Capitali in Italia e gli immobili in carico alla CG

Avviare un serio processo di ristrutturazione dell’Ente

Avvio di un piano di efficientamento reddituale del patrimonio in modo trasparente

Graduatorie a rotazione per l’affidamento degli incarichi, non si può essere idonei solo a pagare e poi gli incarichi vengono dispensati con troppa discrezionalità

Riduzione dei compensi del CdA e della dirigenza

Riduzione del numero dei delegati cassa

Perseguimento dei soli fini previdenziali ed assistenziali

Riconoscimento gratuito per tutti del biennio di praticantato ai fini pensionistici, una cosa sancita dalla costituzione puntualmente aggirata

Promuovere dei corsi di facile lettura dei bilanci, in modo tale da elevare le conoscenze in materia economica e contabile.

 Conclusioni

Spero che le conclusioni le traggano gli iscritti, specialmente i più giovani che da questo tipo di gestioni non vedranno mai dei risultati pensionistici dignitosi e sicuramente saranno sempre più oppressi dalla contribuzione, ricordo invece ai veterani che non sono immuni alla situazione descritta, visto e considerato che i flussi pensionistici erogati derivano essenzialmente dalla linfa contributiva degli iscritti in attività profondamente in calo numerico e sempre più in affanno.

Sarei lieto che il Collegio di Roma prendesse una seria posizione al riguardo, considerato anche che l’attuale Presidente è neo eletto al CNG.

15/01/2019

Tanti cari saluti a tutti

Geom. Gaetano Barone

ho perso le elezioni 2018 ma esisto e mi faccio sentire

oggi, 19/12/2018, finisce al ballottaggio, con dignità, la mia prima esperienza “elettiva”. purtroppo ho perso. ho dedicato molto tempo e passione, ma non ho evidentemente convinto.

risultati del ballottaggio di martedì 18 dicembre dalle 9 alle 14:30 e mercoledì 19 dicembre 2018 dalle 9 alle 12. votanti: n°146 su 1.360 iscritti. gamberini lia 100 – fantini fabrizio 95 – fornasari pierpaolo  86 (consigliati dalla lista uscente). savini andrea 46 (contro) – (lettera ufficiale) (esiti ballottaggio). un dato si può subito interpretare, nonostante la scarsissima affluenza, 1/3 dei votanti, votando me in prevalenza come unico voto, ha espresso un chiaro voto contrario alla lista storica. questo dato, secondo me, non ha altre interpretazioni.

avevo mandato qualche settimana prima delle elezioni una e-mail( lettera) chiedendo di contattarmi, di aiutarmi, di sostenermi e mi ero offerto di dare copia dei documenti avuti con gli accessi agli atti che avevo ottenuto con fatica. su circa 1360 iscritti, titolari di circa 1900 e-mail che ho raccolto con dedizione facendo copia e incolla dall’albo on-line….

….190 e-mail sono marcate da errore, ossia …. sono quelle dei defunti e dei ritirati albo che non sono stati aggiornati, oltre ad alcune e mail piene che non vengono scaricate da anni e da indirizzi e mail inesistenti, quindi suppongo scritti male anche nell’albo on-line…..

…11 si sono disiscritti dalla mailing list ….

…5 mi hanno segnalato come abusivo (utilizzatore improprio di e-mail altrui).

….su più di 1700 e-mail consegnate sembra ne siano state aperte 550 con probabile certezza. delle altre non si può sapere nulla perchè il server, che mi da il servizio, non ha avuto “segnali” da poter interpretare attività.

questi i risultati della seconda convocazione prima del ballottaggio. questi, i soggetti proposti dalla linea storica, che hanno superato il quorum, BORRI ADRIANO 251,MAGLI MASSIMO 233, PARMEGGIANI GUALTIERO 225, ATTI FABIO 218, DAL BUONO LUCA 214, SALICINI VANNI 207.  questi invece non hanno suparato il quorum, GAMBERINI LIA 196, FANTINI FABRIZIO 188, FORNASARI PIERPAOLO 173. poi ci sono io, contro alla linea storica, SAVINI ANDREA con 65 voti. colui che ha preso più voti 251, è stato sostenuto da circa 4/5 dei votanti, io sono stato sostenuto da 1/5 dei votanti. 

il 13 dicembre 2018 ho inviato una ulteriore e-mail, per il ballottaggio, a tutti gli iscritti, con  video allegato. speravo di smuovere i molti soggetti “contro”, che so essere tanti. ma il loro rifiuto totale li spinge a non venire nemmeno a votare. …. su circa 1360 iscritti, titolari di circa 1750 e-mail di cui alla mailing list di cui sopra aggiornata e pulita, alla quale avevo già cancellato chi non voleva essere disturbato e gli indirizzi con errore….

….22 e-mail (nuove) sono marcate da errore….

… 5 (nuovi) si sono disiscritti dalla mailing list ….

…2 (nuovi) mi hanno segnalato come abusivo (utilizzatore improprio di e-mail altrui).

su 1360 iscritti: nessuno si è interessato alle copie dei documenti della fondazione. solo poco più di “un pugno” mi ha fatto domande sulla fondazione.

mi hanno risposto solo una decina di geometri non conosciuti, più per appoggio, graditissimo, che per voler “fare qualcosa” insieme.

sollecitando telefonicamente ho ricevuto appoggio da circa 15 geometri poco conosciuti. tra loro qualcuno, dopo aver promesso di venire a votarmi, non è venuto. …forse complice la neve e il freddo …o forse altro.

30 o 40 colleghi-amici da sempre, mi hanno sostenuto ed appoggiato. sono certo lo faranno sempre e li ringrazio di cuore, ma il ringraziamento più grande va a chi, poco conosciuto, è venuto a votarmi dalla lontana montagna.

il dispiacere più grande: i tanti amici dei “benemeriti” che, in rassegna tra i saluti e gli auguri, mostravano la lettera ricevuta dalla quale copiare i nomi da votare. tristi segnali di devozione …speriamo almeno portino loro qulacosa di utile. 

e mail per ballottaggio elezioni consiglio collegio geometri bo 2018

Gentile Collega,

mi ero permesso di disturbarti i primi di ottobre, inviandoti una e-mail, per chiederti il voto alle elezioni che si stanno svolgendo in questi giorni presso il Collegio dei Geometri e G.L. di Bologna, per entrare a far parte del prossimo Consiglio Direttivo.

Non tutti i “consigliati” dalla storica linea direttiva hanno raggiunto il quorum di poco più di 200 voti, su circa 1400 iscritti, segno che il principio di continuità inizia a svanire.

Si andrà al BALLOTTAGGIO.

Io mi sono piazzato al primo posto dopo i 9 “consigliati”. Ho quindi buone possibilità di riuscire ad entrare in Consiglio, ma sono costretto a chiederti nuovamente il voto.

Vota Andrea Savini – unico voto sulla scheda.

Permettimi di entrare in Consiglio “per farmi i fatti nostri”

 

(Video – 7 minuti del tuo tempo)

 

Ballottaggio- c/o Collegio dei Geometri, via della Beverara n°9:

martedì 18/12/2018 dalle 9:00 alle 14:30

mercoledì 19/12/2018 dalle 9:00 alle 12:00

Un voto per la trasparenza e per la capillare pubblicazione di tutte le attività collegiali, in particolare i verbali del Consiglio. Un voto contro le molte scelte discutibili poco discusse e per nulla relazionate. Un voto per esprimere le contrarietà necessarie e per le critiche costruttive. Un voto per limitare la rassegnazione ai pochi obblighi giusti e perché gli obblighi non siano businnes.

Non tutto è sbagliato, ma molto è da rivedere.

E’ già da molti anni che, in sede di bilancio, mi trovo, da solo, ad esprimere voto contrario. Voto contro nel vano tentativo di ridurre le inopportune spese, soprattutto se paragonate ai risultati. Voto contro nel vano tentativo di non legittimare gli accordi che vengono stipulati presso i tavoli delle trattative, a nome e per conto dell’intera categoria, ancor più finché non vi sarà la puntuale divulgazione dei verbali e/o dei contenuti degli stessi. Voto contro per esprimere parere contrario alla “concertazione” delle strategie politiche che, in sede di bilancio annuale, vengono divulgate.

 

Tel 051/6232409

andrea@saviniandrea.it

www.saviniandrea.it

 

lettera agli iscritti collegio geometri bologna – mia candidatura

Gentile Collega,

mi chiamo Andrea Savini e, come Te, sono tra i circa 1400 geometri iscritti al Collegio di Bologna.

Mi permetto di disturbarTi, come hanno già fatto altri colleghi prima di me, per informarTi che, a seguito di alcuni faticosi accessi agli atti, sono entrato in possesso di documentazioni riguardanti la contabilità di enti di nostra rappresentanza, per lo più documenti riguardanti la Fondazione Geometri Emilia Romagna e mi piacerebbe condividerli con Te.

Premetto che ho fatto parte per anni della Commissione Giovani, poi della Commissione Parcelle. Ho partecipato più che ho potuto alla vita collegiale interessandomi dell’aspetto rappresentativo della categoria e ho presenziato a quasi tutte le riunioni di bilancio degli ultimi 12-15 anni. Incuriosito dall’enorme struttura che viene sorretta dalle nostre istituzioni (https://www.saviniandrea.it/forum/2018/09/30/elenco-componenti-e-collegati/) ho cercato di reperirne informazioni, scoprendo che i Collegi Provinciali, benché la sostengano tutta, ne costituiscono solo una piccolissima parte. Non percependo a pieno i benefici di tale struttura e trovandomi spesso in disaccordo con le scelte politiche di categoria rivolte, a mio avviso, più all’ente pubblico che al professionista, è già da molti anni che, in sede di bilancio, mi trovo, da solo, ad esprimere voto contrario. Voto contro nel vano tentativo di ridurre le inopportune spese, soprattutto se paragonate ai risultati. Voto contro nel vano tentativo di non legittimare gli accordi che vengono stipulati presso i tavoli delle trattative, a nome e per conto dell’intera categoria, ancor più finché non vi sarà la puntuale divulgazione dei verbali e/o dei contenuti degli stessi. Voto contro per esprimere parere contrario alla “concertazione” delle strategie politiche che, in sede di bilancio, vengono divulgate.

Ti faccio presente che durante la riunione per l’approvazione del bilancio, alla presenza di tanti consiglieri, di qualche componente delle commissioni, ma di pochissimi altri iscritti, vengono divulgate le strategie politiche di categoria. E’ così che, per esempio, sono stati “concertati” ed approvati i regolamenti di formazione continua che si sono succeduti. A me questa “formazione” non piace ma, in considerazione allo scarso numero di iscritti in regola con i crediti formativi, sono convinto che la “formazione” non piaccia anche ad altri.

Siamo in democrazia “rappresentativa” e l’unico momento nel quale puoi esprimere il Tuo parere è proprio durante la riunione per l’approvazione del bilancio. Io ci vado spesso e, da diversi anni, mi trovo costretto a votare sempre contro. In quella sede ho chiesto chiarimenti e ho fatto verbalizzare alcune mie personali considerazioni, credo oggettive, in merito alle scarse informazioni relative all’attività della Fondazione E.R., alla mancata pubblicazione dei bilanci, ai tanti e troppi anni di indebitamento della stessa, all’uso di rappresentanza della rete GNSS, alla fornitura di licenze gratuite, agli accordi non visionabili con la società di manutenzione e di gestione della rete; oltre ad altre considerazioni in merito alle scarsissime divulgazioni dei contenuti dei tanti e troppi tavoli delle trattative, delle Consulte, dei Comitati, del CUP E.R. che, delegati dal nostro Consiglio, eseguono “concertazioni” e approvazioni a nome e per conto di tutti gli iscritti. (https://www.saviniandrea.it/forum/2018/09/21/verbale-assemblea-ordinaria-301117-collegio-geometri-bologna/)

Non arrivando ad avere tutte le risposte ai miei quesiti e certo che le scelte di categoria in qualche maniera debbano essere finanziate, oltre che sorrette, ho richiesto negli anni spiegazioni in merito a sommarie voci di bilancio del Collegio di Bologna e delle istituzioni ad esso più vicine. Ho intrapreso una faticosa ricerca dei bilanci della Fondazione Geometri E.R., dei verbali del CDA e delle relazioni economiche che illustrano, purtroppo solo parzialmente, le scelte che compie il CDA della Fondazione, raccogliendo materiale relativo ad una decina di anni. Mi sono rivolto al Registro delle Persone Giuridiche, c/o la Regione E.R., dal quale, con enorme fatica, ho estratto parecchio materiale che può aiutarci a comprendere, purtroppo solo in parte, l’utilizzo della nostra Fondazione Regionale. Mancano i contratti e i dettagli delle spese per i quali presenterò prossimamente ulteriori richieste di accesso agli atti perché vorrei sapere ancora molto altro.

Nel frattempo, se ritieni che Ti possa interessare visionare il materiale che ho raccolto fino ad oggi, puoi contattarmi alla e-mail: andrea@saviniandrea.it    Ti chiederò di farmi avere una attestazione di iscrizione al Collegio dei Geometri per gli anni visionati, poi provvederò ad inviarTi copia dei documenti in via personale e riservata (ogni eventuale ulteriore diffusione avverrà sotto la Tua responsabilità).

Altre iniziative sono in corso. Altre faranno seguito, sia a livello locale che a livello nazionale. Se Ti dovesse interessare partecipare, il Tuo aiuto sarà gradito.

Sentivo la necessità ed il dovere di metterTi al corrente delle mie piccole ricerche, ma se ritieni che la mia intrusione Ti abbia in qualche maniera offeso o disturbato, non hai che da informarmi rispondendo a questa e-mail. Nel caso, Ti chiedo scusa anticipatamente e Ti prometto che non capiterà nuovamente.

Se invece pensi che sia importante, o interessante, quanto ti ho raccontato, ti chiederei di aiutarmi:

1- se conosci persone a te vicine, esperte in argomenti quali Anac, Legge n°241 del 07/08/1990, D.Lgs. n. 33/2013, D.Lgs. n. 97/2016, riferimenti normativi sulla trasparenza, revisori dei conti, esperti in bilanci di enti e fondazioni, che desiderano aiutare gratuitamente la nostra professione, Ti pregherei di metterle in contatto con me; 

2- se ritieni che io stia eseguendo qualcosa di utile ed importante, mi vorresTi appoggiare, ma preferiresTi non esporTi, Ti pregherei comunque di farmelo sapere. Una frase di conforto o di plauso, in risposta a questa e-mail, sarebbe a me molto gradita e compenserebbe gli sforzi fatti. Ti prometto assoluto riserbo;

3- se hai voglia di partecipare, esponendoTi insieme a me, a queste o ad altre iniziative, Ti pregherei di contattarmi.

 

Colgo l’occasione per chiederTi la gentilezza di votarmi alla prossime elezioni di Collegio. Permettimi di entrare in Consiglio “per farmi i fatti nostri”. Se non hai particolari attenzioni per altri candidati sarebbe meglio che mi votassi come “unico nominativo” (tranquillo …si può!), così avrò più possibilità di entrare a far parte del Consiglio. Il mio scopo, tra gli altri, è quello di verbalizzare i miei tanti quesiti (i nostri se vorrai), sul registro del nostro ente pubblico (Collegio), in merito agli infiniti enti che ci rappresentano e divulgarTi, in qualche maniera, le relative risposte. Quanti anni passati a parlare della divulgazione dei verbali! Io non ne ho mai visto uno. 

Scusandomi per il disturbo Ti lascio con due riflessioni.

1- Nell’ultima assemblea di bilancio è stata annunciata la nascita, con pochissime spiegazioni, della Federazione Collegi Geometri dell’Emilia Romagna, l’ennesimo ente di categoria, gestito da tutti i presidenti dei Collegi Regionali, del quale, ad oggi, non compaiono salienti informazioni in rete. 

2- Con riferimento in particolare all’enorme struttura che ci rappresenta Ti rammento l’art.7 D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944 n. 382, del nostro regolamento professionale tuttora vigente: “Il Consiglio provvede all’amministrazione dei beni spettanti all’ordine o collegio e propone all’approvazione dell’assemblea il conto consuntivo ed il bilancio preventivo. Il Consiglio può, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine o collegio, stabilire una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nel registro dei praticanti e per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio di certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari. Ferma rimanendo l’efficacia delle norme che impongono contributi a favore di enti previdenziali di categoria, nessun pagamento, oltre quelli previsti da questo decreto, può essere imposto o riscosso per l’esercizio della professione a carico degli iscritti nell’albo”.

Ti saluto cordialmente.

Geom. Andrea Savini

il presidente della cassa viene a bologna il primo giorno di apertura dei seggi per il rinnovo del consiglio

il 27 novembre 2018 è il primo giorno di apertura dei seggi per le elezioni del consiglio dei geometri di bologna che, per la prima volta, mi vedono coinvolto.

la casualità ha voluto che venisse organizzato per lo stesso giorno un corso dal titolo trattamenti pensionistici. primo relatore il presidente della cassa Diego Buono. si dice in linea politica con il consiglio uscente, parte del quale si candida nuovamente. 

sarebbe meglio stare più attenti al periodo di silenzio elettorale

sarebbe grave e per nulla deontologico, che si percepisse un sostegno ai miei antagonisti.

locandina

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