Archivi categoria: geomobilitati

la contribuzione minima e qualla di solidarietà dovrebbero essere differenti

contribuzione minima e di solidarietà

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione, sezione lavoro, la n°12695 del 9 maggio 2024, sembra finalmente aver aperto uno squarcio, un piccolo squarcio nel muro inossidabile eretto dalla stessa Corte con la “primigenia” sentenza del febbraio 2021, la n°4568, che ebbe a superare la precedente giurisprudenza affermata sempre da Cass. 5375 del 2019 e ad affermare “ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa dei geometri liberi professionisti e del pagamento della contribuzione minima, è condizione sufficiente, alla stregua del regolamento della predetta Cassa, l’iscrizione all’albo professionale – essendo irrilevante la natura occasionale dell’esercizio della professione e la mancata produzione di reddito -, avendo il predetto regolamento definito il sistema degli obblighi contributivi in linea con i principi di cui alla I. n. 335 del 1995, che ha consentito interventi finalizzati ad assicurare l’equilibrio finanziario di lungo termine degli enti”.

 

continua ……..

caro Marco Negri

caro Marco Negri, ti ringrazio per aver messo a conoscenza Geomobilitati di alcuni tuoi pensieri personali e di altre informazioni. appari persona preparata, quindi vicina alle dirigenze. ti ho cercato nell’albo nazionale, ma non ti ho trovato. questo nome non esiste e non lasci recapiti. le tue lettere anonime sono  note da anni a chi è più esperto di me. di alcune ne ho avuto stralci.

alcune delle cose che racconti le sapevo, altre le sospettavo, di molte ne ero sicuro e mi confermi, con il tuo scritto, sospetti comuni.

purtroppo io non sono un penalista e, al momento, non ho trovato un avvocato pro-bono che mi aiuti a comprendere quali, tra queste informazioni, possano essere “cavalcate” o denunciate. inoltre sono cose che andrebbero denunciate da chi le sa e non da chi le legge in una lettera anonima.

quindi …..palesati per favore. rimanere nascosto non fa gruppo e non serve a molto.

ti ringrazio comunque per il pensiero e perché, a tuo modo, sei comunque opposizione di una dirigenza che si passa il testimone e che a me non piace per niente.

andrea savini

lavoro occasionale cassa geometri

in merito al tema iscrizione coatta alla Cassa Geometri …questa la risposta ricevuta da un collega che avvisava di svolgere lavori occasionali:

Gentile Geom. ………,
si riscontra la Sua nota del …../2020, con la quale chiede di essere cancellato dalla Cassa affermando di svolgere la professione di geometra solo “occasionalmente” e di essere stato assunto alle dipendenze di un’azienda.
Nel merito si informa che la Sua richiesta non può essere accolta, poiché Il Regolamento della Cassa Geometri stabilisce che siano obbligatoriamente iscritti alla Cassa tutti i geometri iscritti all’Albo professionale che esercitano
la libera professione, anche se la svolgono senza carattere di continuità ed esclusività.
Per poter rinunciare all’iscrizione alla Cassa dovrebbe cessare completamente l’esercizio della professione e trasmettere alla Cassa una dichiarazione del Suo datore di lavoro che attesti che nello svolgimento delle mansioni di dipendente Lei non esercita attività tecnico professionale riconducibile a quella di geometra e non utilizza il timbro di geometra né la firma in atti professionali.
Si resta a disposizione di ulteriori chiarimenti dovessero rendersi necessari e si inviano cordiali saluti.
Il responsabile dell’Ufficio
Dr.ssa ………
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art.3,
comma 2, del Decreto Legislativo n. 39 del 12 dicembre 1993)
CASSA GEOMETRI
UFFICIO ISCRIZIONI, VARIAZIONI E VIGILANZA
DPL

 

Presentazione Corso Esperti Lavori Pubblici

Prot 380 – Presentazione corso esperti LL.PP.

il pnrr = i soldi degli europei che ritornano sotto forma di diktat progettuali. i soldi li rivuoi? noi approviamo come e cosa.

i governi che non vogliono perdere la faccia e provano a gestirli con gli ordini, ancora convinti (?) nell’etica che li costituisce, retti da norme inadeguate e controlli inesistenti.

un corso di ALTA formazione. lo decidono loro e non il mercato. in fondo sono loro il mercato, che decidono inoltre a quali società accordare i crediti formativi e gestiscono le punizioni per chi non studia.

la certificazione delle norme uni, norme che non sarebbero cogenti e che ricordo sono a pagamento, che vengono approvate dagli ordini tecnici affinchè trovino specifici richiami nella legislazione italiana, ma non come il decreto presidenziale dell’altezza delle canne fumarie, i cui diritti furono pagati dallo stato per tutti. qui si parla di diritti che paga il professionista, in genere comprando i programmi del pc e che riversa sul cliente. cliente che un tempo era il tutelato dell’etica. la storia che il cliente e lo stato possano essere la stessa cosa è una bugia. comunque non è giustificata un’apertura tale all’inserimento delle uni obbligatorie. dire che in una certa zona puoi fare un cappotto di 6+6 di polistirene, o di altro materiale di pari lamda, era molto meglio. il geometra sarebbe stato libero di non dipendere dal termotecnico …o se volete dallo strutturista in riferimento ad altri campi.

la fondazione geometri italiani, ente segretissimo che ho l’obbligo di pagare ma non ho il diritto di sapere cosa faccia. sostiene di non dovermi dare copia degli accessi perchè non pubblica. smentita anche dalla commissione per l’accesso rilascia, in parte criptato, quel briciolo di documentazione che le era stato imposto di darmi.

inarchek ce lo chiediamo tutti da 20 anni cosa faccia esattamente. di certo utile a chi la dirige e a chi è tecnico incaricato. non molto chiaro se è vantaggiosa per l’iscritto.

geoweb vuoi non metterla in mezzo? …60% di cng e 40% di sogei, società del ministero delle finanze. mi sono sempre chiesto quale collonnello dell’intendenza si prenderebbe mai l’ardire di andare ad indagare.

ecco …un’altra macchina è in moto …un altro progetto avviato. ora servirebbe sapere se questa macchina viene finanziata dal pnnr, ma non credo perchè né cassa, né cng, possono essere finanziate, oppure se come credo è l’ennesimo carrozzone che ci portiamo sulle spalle.

 

 

 

mi chiedo se dietro a tutto questo non ci sia il desiderio di pompare la fallimentare laurea dei diplomati?

da anni si sovenzionano i baronati universitari. si fanno leggi che, in nome della miglioria dell’abitato, tagliano il lavoro ai diplomati. i genitori si adeguano e, spremendo il portafoglio, fanno studiare i figli che, da laureati poveri, non andranno mai in pensione. da anni la professione del geometra l.p. è stata condannata. ora che è moribonda, si cerca di tenerla in coma ancora un po’ …chissà perchè? …magari vi sono ancora due soldi in “cassa”?

questo il sunto di ciò che penso sia legato a questa vicenda:

PRESIDENTE NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI GIOVANNI ESPOSITO FA CHIAREZZA SU NOTIZIE FALSE RIGUARDANTI LE LAUREE TRIENNALI

La campagna disinformativa sulle lauree triennali condotta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha prodotto danni collaterali al Consiglio Nazionale dei Periti Industriali da cui si è reso necessario l’intervento di Giovanni Esposito. leggi link

Nel dettaglio ecco cosa è successo da cui la confusione generata da parte del consiglio nazionale degli ingegneri:

Dal 2019 il Consiglio Nazionale degli Ingegneri vende alla stampa una notizia spacciata per vera sulla imminente abolizione della laurea triennale in ingegneria e dell’abolizione dell’esame di stato e della abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

Tutto FALSO. Nessuna Legge italiana ed europea prevede l’abolizione della laurea triennale in ingegneria, l’abolizione dell’esame di stato per ingegneri e l’abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

L’origine dell’equivoco:

Le sorti degli ingegneri sono legate indirettamente con le sorti dei Periti industriali da cui le loro lauree triennali professionalizzanti simili ma non uguali alle canoniche lauree triennali in ingegneria.

Il bombardamento mediatico fatto alla stampa specie dal presidente nazionale degli ingegneri Domenico Perrini sulla imminente e FALSA abolizione dell’esame di stato per ingegneri, sulla abolizione della laurea triennale in ingegneria e sulla abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri in quanto alla FALSITÀ di tali notizie ha prodotto un danno indiretto alla categoria dei Periti Industriali cugini degli ingegneri.

 

Giovanni Esposito presidente nazionale dei Periti Industriali parla DI NOTIZIE FALSE ED INFONDATE facendo un po di chiarezza rifacendosi alle norme attuali.

Un DDL o proposte fatte a caso e presentate alla stampa non hanno infatti alcun valore giuridico.

Hanno valore giuridico le Leggi e decreti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

Tutto questo caos si è generato grazie alla campagna disinformativa sulle lauree triennali condotta con disinvoltura dal consiglio nazionale degli ingegneri sulla base del niente visto che si ripete, nessuna norma italiana ed europea prevedono l’abolizione dell’esame di stato per ingegneri, l’abolizione della laurea triennale in ingegneria e l’abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

Ing.Nicola Plasmati

Amministratore di INGEGNERI SEZIONE B

website: https://ingegnerisezioneb.jimdosite.com/

Il nuovo regolamento sulla contribuzione approvato nel mese di agosto dalla CIPAG è al vaglio del Giudice Amministrativo

Un gruppo di geometri residenti in diverse regioni d’Italia ha infatti conferito incarico allo studio dell’Avv. Alberto Pepe, del Foro di Lecce, di impugnare innanzi al TAR del Lazio, territorialmente competente, il nuovo regolamento sulla contribuzione approvato da CIPAG, censurandone l’illegittimità nella parte in cui omette di annoverare tra i contributi obbligatori dovuti tra i professionisti anche quello di solidarietà previsto dall’Art. 10 c. 6 della L. 773/82.

La stessa CIPAG infatti (con le delibere n. 123 del 20/05/2009 e n. 124/09) aveva consentito (e consente a tutt’oggi) al professionista interessato (che ad esempio chi esercita la professione in maniera occasionale e senza continuità) di fornire prova contraria all’esercizio della libera professione, così graduando il proprio onere contributivo. E tuttavia il regolamento sulla contribuzione appena approvato contrasta apertamente con il principio di rango costituzionale (sancito dall’art. 53) in quanto nega un proporzionale onere contributivo tra le varie categoria di professionisti iscritti alla Cassa, ma anche comunitario (più volte richiamato dalla CEDU) secondo cui il principio di capacità contributiva deve essere bilanciato con altri principi, costituzionali e non, compresenti nell’ordinamento e tra essi con il criterio di razionalità e ragionevolezza (coerenza in senso stretto, non contraddizione, congruità, proporzionalità) delle leggi.

Pertanto, il carico contributivo imposto all’iscritto dal nuovo regolamento della CIPAG, in quanto ancorato a parametri non idonei ad esprimere una capacità contributiva specifica ed effettiva, è incompatibile sia col principio di capacità contributiva, sia col principio d’eguaglianza e con quello di solidarietà; il carico contributivo non può determinare per l’iscritto alla propria cassa previdenziale una situazione prossima all’“indigenza”, esso si deve arrestare là dove inizia il livello minimo di ricchezza necessaria per condurre una vita libera e dignitosa. E questa conclusione varrebbe non solo se il prelievo intaccasse il minimo vitale, ma anche se, in forza dell’applicazione di aliquote molto elevate, scarnificasse quasi totalmente una ricchezza ad esso assai superiore.

Ebbene, nel nuovo regolamento sulla contribuzione di CIPAG è totalmente omesso il riferimento al contributo di solidarietà disciplinato dall’art. 10 comma 6 della L. n. 773/1982 (tutt’ora vigente) il quale prevede che “Gli iscritti all’albo professionale che non siano iscritti alla Cassa e non siano tenuti alla iscrizione sono obbligati a versare alla Cassa un contributo di solidarietà pari al 3 per cento del reddito professionale netto prodotto nel corso dell’anno precedente e comunque non inferiore ad € 175,59 annue – come attualizzato –.” >>

Inchiesta scuote vertici ministero Lavoro: indagati il segretario Ferrari, Cavallaro (Cisal) e l’imprenditore Iervolino

da…. La C News24

https://www.lacnews24.it/cronaca/inchiesta-scuote-vertici-ministero-lavoro-indagati-segretario-ferrari-cavallaro-cisal-imprenditore-iervolino_179475/

 

La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo l’ipotesi accusatoria il sindacalista calabrese avrebbe ottenuto favori per la sua organizzazione in cambio dell’assunzione del figlio dell’alto dirigente, beni di lusso e una vacanza a Tropea

Richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli che con il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno e il pm Henry John Woodcock ha chiuso un’inchiesta incentrata su molteplici episodi di presunta corruzione aggravata che ruotano attorno alla scissione parziale asimmetrica del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal. Il gip ha fissato l’udienza preliminare per il 24 novembre e tra i principali indagati vi sono: Francesco Cavallaro, 58 anni, di Dinami (nel Vibonese), segretario generale del sindacato Cisal; l’attuale segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, 64 anni, di Roma (all’epoca dei fatti al vertice della Direzione generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro); Fabia D’Andrea, 58 anni, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Danilo Iervolino, 45 anni, di Palma Campania (Na), già al vertice dell’Università Pegaso; Mario Miele, 57 anni, di Casamarciano (Na); Francesco Fimmanò, 55 anni, di Frattamaggiore (Na); Antonio Rossi, 38 anni, di Marsala (Tp).

Le accuse

Francesco Cavallaro, secondo l’accusa, al fine di ottenere la scissione parziale asimmetrica del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – in precedenza negata dal Ministero del Lavoro – avrebbe offerto a Concetta Ferrari e Fabia D’Andrea alcuni “favori”. In particolare, Franco Cavallaro (d’intesa con Mario Miele) avrebbe richiesto a Danilo Iervolino l’assunzione di Antonio Rossi (figlio della Ferrari) quale professore straordinario da parte dell’Università telematica Pegaso riconducibile allo stesso Iervolino. Sempre Cavallaro è accusato poi di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari ed al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa Luis Vitton del valore di 780,00 euro, una cravatta di marca per il marito della Ferrari e “altra roba” non meglio specificata dalla procura di Napoli.

 

 

I favori di Cavallaro sarebbero poi continuati con: il pagamento del noleggio di un’auto di grossa cilindrata ad altro figlio della Ferrari; l’ottenimento per la Ferrari di incarichi di maggiore prestigio quale quello di presidente del Collegio dei sindaci dell’Inps ovvero di segretario generale del medesimo Ministero; la cessione di un’auto ad un figlio della Ferrari intestata alla Fip Cisal; la promessa di un interessamento per un concorso in Polizia per un figlio della Ferrari; gli incarichi procurati da Cavallaro a due persone che interessavano Fabia D’Andrea rispettivamente all’Inps e ad un’associazione rappresentata dallo stesso Cavallaro.

Francesco Fimmanò, accusato di aver messo in contatto e mediato i rapporti tra Franco Cavallaro con la D’Andrea e con Mario Miele, presidente del consiglio di amministrazione della società “Centro autorizzato di assistenza fiscale Cisal srl”, nonché già consigliere di amministrazione dell’Università Mercatorum riconducibile a Danilo Iervolino. Attualmente Miele è dirigente della “U.S. Salernitana 1919 Srl” riconducibile a Danilo Iervolino. Mario Miele è accusato dalla Procura di Napoli di essersi occupato di mediare i rapporti tra Cavallaro, Iervolino e i dirigenti dell’Università Pegaso con specifico riferimento all’assunzione di Antonio Rossi. L’imprenditore Danilo Iervolino è di recente entrato nella classifica dei miliardari di Forbes.

Secondo l’accusa, la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – ottenuta il 18 gennaio 2018 – ha consentito la conservazione dello status di Patronato con conseguente mantenimento in favore di entrambi delle sovvenzioni pubbliche e, quindi, di significativi vantaggi economico-finanziari, nonché il mantenimento delle sedi e del patrimonio in loro possesso. In caso di scissione totale, invece, tali benefici sarebbero stati tutti persi. Parti offese nell’inchiesta il Ministero del Lavoro, il Patronato Inpal e l’Università telematica Pegaso.

I difensori

Danilo Iervolino è difeso dagli avvocati Giuseppe Saccone e Salvatore Sica; Francesco Cavallaro dagli avvocati Cesare Placanica e Domenico Colaci; Mario Miele dall’avvocato Sabato Moschiano; Concetta Ferrari dall’avvocato Alessandro Diddi; Fabia D’Andrea dall’avvocato Gildo Ursini; Francesco Fimmanò dall’avvoca Giuseppe Saccone; Antonio Rossi dagli avvocati Alessandro Diddi ed Elisabetta Cucciniello.

Corruzione al ministero del Lavoro: indagati un’alta dirigente e il patron della Salernitana Danilo Iervolino

da …fanpage

https://www.fanpage.it/politica/corruzione-al-ministero-del-lavoro-indagata-unalta-dirigente-e-il-patron-della-salernitana-danilo-iervolino/

Sono arrivate richieste di rinvio a giudizio per Danilo Iervolino – patron della Salernitana ed ex proprietario dell’Università telematica Pegaso – ma anche per figure di vertice del ministero del Lavoro. La Procura di Napoli ha concluso così le indagini su un caso di presunta corruzione avvenuto nel 2019.

Chiuse le indagini per un presunto caso di corruzione al ministero del Lavoro, la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per diversi indagati, e ci sono nomi di spicco: tra di loro la segretaria generale del ministero Concetta Ferrari (all’epoca dei fatti direttrice generale per le politiche previdenziali), il segretario nazionale della Cisal Francesco Cavallaro e il patron della Salernitana ed ex proprietario dell’Università telematica Pegaso Danilo Iervolino. L’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio si terrà il 24 novembre al tribunale di Napoli, stando alle carte che Fanpage.it ha potuto visionare.

La richiesta di processo arriva al termine delle indagini su un episodio risalente al 2019. L’ipotesi di reato è di corruzione di una persona incaricata di un pubblico servizio, per un atto contrario ai suoi doveri. Con l’aggravante che il reato sarebbe stato commesso in concorso da diverse persone.
Qual è l’ipotesi dei pm che hanno chiesto il rinvio a giudizio

La teoria presentata dagli inquirenti (i pm Sergio Ferrigno e Henry John Woodcock) è questa: Ferrari, 64 anni, con il suo ruolo nel ministero del Lavoro, avrebbe agevolato la procedura per la scissione “parziale” e “asimmetrica” del patronato Encal-Inpal (con la separazione in due patronati, Encal-Cisal e Inpal). Lo avrebbe fatto “in concorso e di concerto con” Fabia D’Andrea, 58 anni, un’altra delle persone per cui è partita la richiesta di rinvio a giudizio. D’Andrea era vice capo di gabinetto del ministro del Lavoro, che all’epoca e fino a settembre di quell’anno era Luigi Di Maio.

Corruzione nel sindacato con regali e assunzioni: indagati dirigenti del Ministero del Lavoro e segretario Cisal calabrese – Gazzetta del Sud

da …gazzetta del sud

https://calabria.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2023/10/30/corruzione-nel-sindacato-con-regali-e-assunzioni-indagati-dirigenti-del-ministero-del-lavoro-e-segretario-cisal-calabrese-fcda044a-8cbb-437b-b095-a3316998eced/

Il sindacalista di Vibo Franco Cavallaro è accusato di aver pagato una vacanza a Tropea a una dirigente del Ministero e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta

Concorso in corruzione aggravata. Questo il reato per il quale la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 indagati. Il gup ha fissato l’udienza preliminare per il 24 novembre. Gli indagati sono: il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, 58 anni, di Dinami, in provincia di Vibo; il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, 64 anni, di Roma; Fabia D’Andrea, 58 anni, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Danilo Iervolino, 45 anni, di Palma Campania (Na), già al vertice dell’Università Pegaso e attuale presidente della Salernitana calcio; Mario Miele, 57 anni, di Casamarciano (Na); Francesco Fimmanò, 55 anni, di Frattamaggiore (Na); Antonio Rossi, 38 anni, di Marsala (Tp).

Cavallaro, secondo l’accusa, al fine di ottenere la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal avrebbe corrotto Ferrari e D’Andrea alcuni «favori». In particolare (d’intesa con Miele), Cavallaro avrebbe richiesto a Iervolino l’assunzione di Rossi (figlio della Ferrari) quale professore dell’Università Pegaso. Cavallaro è poi accusato di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta al marito della Ferrari.

Avrebbe poi «sponsorizzato» due persone di interesse della D’Andrea. La scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – ottenuta il 18 gennaio 2018 – ha consentito la conservazione dello status di Patronato con conseguente mantenimento in favore di entrambi delle sovvenzioni pubbliche, delle sedi e del patrimonio in loro possesso. In caso di scissione totale, invece, tali benefici sarebbero stati tutti persi. Parti offese nell’inchiesta il Ministero del Lavoro, il Patronato Inpal e l’Università telematica Pegaso.