L’attuale quadro normativo, in materia paesaggistica, è in parte da cambiare ….e in fretta. Con le attuali norme si rischia di stimolare comportamenti prossimi all’abuso di potere, ancor peggio, riempire i tribunali di scartoffie e contribuire al blocco dell’economia.
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POS obbligatorio
Non sono d’accordo sull’obbligo del POS per i piccoli professionisti. E’ stata approvata un’altra norma a “cucci e spintoni” che pare più un piacere alle banche piuttosto che un sistema per ostacolare l’evasione. Si sa che ha dei limiti, ma si dice che non c’è tempo per sistemarli, e nel frattempo la norma diventa obbligo. Una spesa pazza sulle spalle del piccolo professionista. Perché se aumenta l’ex ici di pochi punti percentuale, se aumenta la benzina, se aumentano le trattenute sugli stipendi o sulle pensioni, la gente scende in piazza, se invece si interviene vessando il professionista di una spesa enorme, in termini percentuale per i “piccoli studi”, non interessa a nessuno? …noi non facciamo pena! Forse siamo la rappresentazione del male?!
Ho provato a leggere qualcosa a riguardo e condivido a pieno l’istanza presentata dal Consiglio degli Architetti (poi respinta dal TAR) e mi chiedo: visto che siamo sempre così uniti quando si fanno dei tavoli comuni per incentivare il business della formazione, perché non ci siamo uniti al ricorso? Almeno rappresentativamente!
E gli avvocati? I commercialisti? Chissà se hanno fatto qualcosa contro, chissà qual è il loro pensiero?
Perché non gridiamo con forza che, così com’è, è una gran cavolata?
Per fortuna che, al momento, non c’è sanzione.
programma per trasformare i pdf in pdf /a
che le istituzioni pubbliche decidano di avviare la digitalizzazione o dematerializzazione (difficile anche da pronunciare) delle pratiche edilizie può avere anche un senso, ma che per eseguire quest’obbligo, il comune di bologna ti suggerisca di utilizzare un emulatore di stampante la cui versione è solo in lingua straniera, a me sembra paradossale.
…che il ministero, in processo di riforma voluta e obbligata, non abbia provveduto a dedicare una piccola somma di denaro per un software italiano che compia tale l’operazione, a me sembra uno schiaffo.
…della serie …arrangiatevi!
e così vai all’ennesima riunione pro-crediti formativi e ti consigliano di usare questo programma in inglese: http://www.pdfarchitect.org/
io ho provato questo: http://it.pdf24.org/pdf-creator-download.html
uguale, e in italiano.
l’ennesima riforma …per me iniziano ad essere un po’ troppe….
verbale di asseverare – giurare perizia giudice di pace
Mi sono recato presso gli Uffici del Giudice di Pace di via Barontini n°16 a Bologna per giurare una perizia. Ovviamente la formula di rito, o verbale di asseverazione, era differente rispetto a quello utilizzato dal Tribunale. Mia ignoranza.
Allego copia della formula.
verbale di asseverazione di traduzione o perizia giudice di pace
Ogni casa ha la sua storia. Non rammenti la casa, se non ricordi la storia.
pdf/a 1a
Ho impiegato 3 giorni, navigando tra i vari blog, eseguendo una infinità di prove, scaricando programmi di ogni tipo, alcuni dei quali pesantissimi, il tutto per allegare ai Docfa le obbligatorie dichiarazioni in formato .pdf/a 1a (unico accettabile dalla pubblica amministrazione). Pena l’accoglimento delle denunce dei fabbricati rurali in prossima scadenza. Nella pagina on-line di Sister si prevede anche l’accoglimento degli allegati obbligatori con formati .tif, ma è una presa in giro. Prova tu, se riesci, a scannerizzare un A4 in b/n 200 x 200 dpi rimanendo dentro ai 3 mb.
Ho scritto a Sister – Sogei, mi ha risposto con una telefonata una signorina gentilissima che purtroppo non ha potuto aggiungere nessuna informazione in più rispetto a quelle già lette nei vari siti.
Risultato? per me è uno scandalo, ed è un disservizio. Smettiamo di fare gli americani se non ne siamo capaci.
Io non credo che per una società informatica come la Sogei sarebbe tanto difficile mettere a disposizione un programmino che standardizza le immagini ai formati imposti dalla legge.
geoweb spa piccoli errori nel dettaglio consumi
Mi è capitato casualmente di dover controllare un conteggio di una fattura della Geoweb spa per dettagliare minuziosamente, al cliente, alcune spese sostenute. Mi sono accorto che alcune voci riportate in dettaglio venivano richiamate due volte, con stessa data e stesso “id documento”. Ho chiesto pertanto spiegazioni telefoniche. Hanno preso tempo. Sono stato richiamato successivamente da una signorina molto gentile che si è scusata del disguido e mi ha dato la possibilità di recuperare la cifra nella fattura successiva, tramite macchinosa organizzazione. Ho chiaramente abbandonato e, nel bilancio del 2012, Geoweb si troverà circa 5 euro in più da me donate. Mi è stato detto, come spiegazione, che il problema non era derivato da loro ma da un aggiornamento di sister (banca dati informatica catastale). Come buon proposito per l’anno 2013 mi riprometto di controllare anche gli altri dettagli, così, per scaramanzia.
Allego il riparto in oggetto di fine ottobre 2012.
interessi su tardati pagamenti acqua LIRA HERA
ne uscirò pazzo! …sto cercando di arrivare a capo ad una infinità di calcoli eseguiti per controllo su alcune fatture dell’acqua potabile, in merito agli interessi applicati su alcuni tardati pagamenti e in merito ai conteggi degli “spali”, dovuti alla presenza di un giardino, moltiplicati per le relative tariffe Hato. Pare che gli interessi spariscano nel nulla.
Mi mancano alcuni elementi per fare tornare i conti, ma più chiedo informazioni, più mi vengono chiuse porte in faccia….. il tutto nonostante il diritto alla visione della contabilità, con giuste deleghe condominiali che mi sono procurato. Hera condominii interrompe il dialogo e mi rimanda a LIRA. LIRA non risponde…..
debbo iniziare a pensare male??
prime rimesse provocate dalla pec
Con grande spirito di solidarietà, noi geometri siamo stati dotati di PEC gratuita per 3 anni (in realtà ce la siamo pagata in maniera differente). Per accedere al gestore di posta GEOPEC si entra sul sito. Mi ero ripromesso di capire se c’è modo di configurare la casella con il gestore di posta client da me utilizzato. ho scoperto nel tempo che esiste un modo per fare recapitare un avviso ad un altro indirizzo. Nell’attesa ho lasciato tutto così. Ho avuto qualche problema personale e qualche altro problema con il pc, risultato, quando ho riaperto dopo molto tempo il sito della posta certificata, mi sono trovato una bella comunicazione della cassa con allegati modo e termini di pagamento dei contributi pensionistici. Ovviamente erano scaduti i termini ed ho dovuto affrettarmi a pagare due rate con le relative more.
Mi sono pertanto permesso di inviare una lettera alla Cassa dei Geometri facendo notare l’accaduto e chiedendo di entrare a fare parte di quella lista di persone che ricevono ancora la comunicazione cartacea.
RISPOSTA
Egr. Geom. ………. lo strumento della PEC è oramai una prassi consolidata alla Cassa e serve per dare una comunicazione celere e certa, avendo valenza di raccomandata come prescritto dalla normativa, nel rapporto fra Cassa e assicurato. Sperando che questo disguido, sia stato solamente momentaneo e dovuto ad un mal funzionamento del Suo PC, Le auguriamo una buna giornata…….
in altre parole ……ti arrangi!
Sono certo che esista una lista di persone che ricevono ancora la posta in maniera cartacea (e mi è stato confermato) e non capisco il perché io sia costretto a pagare i loro francobolli mentre loro sono esentati a pagare i mie.
A me non piace avere la pec come obbligo normativo e ritengo che per quanto si faccia un uso quotidiano dei mezzi informatici non si può pretendere che l’uso e la gestione del pc possa essere alternativa alla gestione cartacea consolidata nel tempo. Ormai tutti i professionisti si sono dovuti adattare al progresso utilizzando mezzi informatici e studiando il funzionamento dei softwares, ma non per questo si può dare per scontato che l’utilizzo e la gestione delle “macchine” sia impeccabile e/o che non venga supplita da un collaboratore, da un aiutante, da un collega o perchè no da un figlio o da un fratello più capace.
Non rammento, ma posso sbagliare, una lettera da parte della cassa che informava della sospensione della posta cartacea ed il passaggio obbligato all’utilizzo della pec come unico e solo strumento informativo. Magari sarei stato più attento.
TARSU tassa rifiuti comune di bologna
Da quando esiste il Docfa vengono dichiarate, nelle variazioni catastali dal professionista, delle metrature. Alcune lorde (compreso i muri) altre nette. Alcune relative a certi tipi di destinazioni (camera) altre relative ad altre destinazioni (cantine). Il programma docfa esegue un calcolo riportando in seguito in visura una superficie lorda che in realtà è una superficie lorda ragguagliata. Le destinazioni vengono moltiplicate per alcuni coefficienti dichiarati in specifica normativa.
La metratura che il comune richiede per la tassa dei rifiuti TARSU è invece una superficie utile (escluso i muri). Il calcolo può essere comunque complesso quindi è bene guardare le relative spiegazioni on-line che ormai quasi tutti i comuni espongono, oppure recarsi presso gli uffici competenti.
Di base è bene comunque sapere che i mq dichiarati in visura non sono i mq da dichiarare per la TARSU (tassa del “rusco” a Bologna).