https://www.interregeurope.eu/
qualche spiegazione l’ho trovata in rete ..in qua e in là …ma credo sia roba un po’ vecchia e non più attuale.
e questo è lo statuto che ho trovato nella pagina sopra
http://www.colgeofc.it/news_comitato_in.asp?IDNEWS=537
2005_00537_RELAZIONE PREVISIONE 2006
http://www.colgeofc.it/col_news_in.asp?idnews=537
un altro investimento che la cassa ritiene di fare a favore di ……
heddai che ci risiamo!!!! il concetto di semplificazione mio e quello dei legislatori in emilia romagna è nettamente differente. con l’ultima modulistica approvata a luglio 2017 sparisce una delle ultime vere semplificazioni che aveva concesso la vecchia legge sulle CIL emanata in periodo berlusconiano. sto parlando dell’asseverazione della situazione esistente. nella vecchia CIL non era obbligatoria. questo ti permetteva di non dover accedere agli archivi comunali per recuperare, confrontare i precedenti titoli edilizi. non era cosa da poco. mi viene detto in risposta ad una e-mail di chiarimento inviata in regione……”Poiché si è notevolmente ampliato l’elenco degli interventi realizzabili con CILA, e potendo quindi realizzare con tale titolo edilizio interventi anche molto rilevanti, non sono state previste in norma eccezioni che consentano di omettere la dichiarazione di cui al suo quesito”
avevo anche fatto domanda al mio collegio. carini …mi hanno risposto. risposta per nulla utile, ma grazie comunque.
il tutto combacia con l’avvento delle relazioni tecniche integrate di supporto alle compravendite che necessitano anch’esse di ricerche presso gli archivi. morale ….mi dicono che in questi giorni, per avere copia di un titolo edilizio dal comune di bologna ci vogliano quasi 3 mesi.
la prossima volta che il solito politico farneticante e demagogo ti dice – “abbiamo raggiunto il massimo della semplificazione….. grazie a questa legge i lavori si possono iniziare il giorno dopo”- sei autorizzato a mandarlo a quel paese.
che poi …mi devo ripromettere di riguardare queste norme risalendo fin a quella nazionale, perché ho come l’impressione che….
…e arriverò prima o poi a capire a chi giova realmente questo estenuante desiderio di migliorare gli standard….
allego una pagina del sito del collegio di livorno che mi ha segnalato un collega anonimo.
gli addetti ai lavori, chi è dentro al collegio e/o segue le votazioni, già lo sa da anni. non so quale norma o principio o sentenza abbia consolidato questo ovvio principio, ma capita ancora durante le votazioni di sentirsi dire dal presidente del seggio la frase: dovresti scrivere (x) numero di nomi …. lo impone il regolamento. infatti è vero, sul vecchio regolamento c’è ancora scritto così, ma non si può più imporre. alle ultime votazioni ero presente allo spoglio e un nome valeva un voto (a proposito, annunciate la vostra presenza e andate a controllare). le schede con un nome erano buone.
vi dovesse capitare di sentire ancora questa frase quando siete al seggio, imponete di scrivere l’accaduto sul verbale e/o inviate una PEC successivamente. i presidenti di seggio spesso sono “uno di noi” e vengono utilizzati come “teste d’ariete”.
….e se vedete dei foglietti con elenchi dentro al seggio …fate mettere a verbale pure quello.
questo sono io. https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2017/07/mia-iscrizione-albo-2006.jpg
è la mia iscrizione all’albo in uno degli ultimi giornalini (cartacei) editati dal collegio dei geometri di bologna. di fatto questo è l‘albo, l’iscrizione ad un registro speciale, la cosa fondamentale che differenzia un diplomato da un geometra libero professionista. dietro al concetto di questo giornalino, e le norme che gestiscono la libera professione, vi è la nostra essenza. questo giornalino venne smesso di essere stampato, forse proprio nel 2006, o pochissimi anni dopo (ci fu un aggiornamento stringato nel 2008, poi io non ho più nulla). le ragioni vere non le conosco. vi fu un buco temporale poi nacque l’albo on-line. oggi, se accedi al sito del collegio dei geometri di bologna, vi è una sezione dedicata che, oltre ai dati principali, propone un lungo elenco di specializzazioni che il tecnico ha dichiarato di saper svolgere, poi c’è un altro elenco di mansioni che il tecnico è abilitato a svolgere secondo le norme di legge specifiche di un settore (ex 494, vv.ff., ecc). tra le abilitazioni, alcune sono invece volute dal nostro consiglio, si ottengono dopo aver pagato (anche quando sono gratis in realtà costano… e non sono quasi mai gratis) e dopo aver dedicato del tempo ad un corso formativo istituito specificatamente ….e su questo ci sarebbe molto di cui parlare, ma a chi costituisce “la base” della piramide non viene chiesto il parere, almeno per queste cose. semmai ti chiedono di compilare un modulo on-line del quale non vedi le pagine successive e per mezzo del quale, comunque rispondi alle sole domande univoche possibili, dimostri che la categoria è prospera e in salute.
così appare l’albo on-line oggi dopo alcuni passaggi grafici e di aggiornamento https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2017/07/mia-iscrizione-albo-on-line-2017.jpg
notate qualche differenze? ho messo in evidenza quello che interessa a me. vedi riquadro verde sopra.
sono sparite quelle che venivano definite posizione professionale e posizione cassa geometri. di seguito la legenda che era riportata sul giornalino cartaceo dell’albo. https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2017/07/legenda-posizione-professionale-e-cassa.jpg
sopra alla legenda compariva questa precisazione: i dati personali riportati nella presente pubblicazione sono stati desunti dalle schede di aggiornamento (autodichiarazioni) prodotte dagli iscritti o dai dati già in possesso del collegio.
prima dell’elenco dei dipendenti pubblici iscritti all’albo compariva questo regolamento estratto da verbale. suppongo si tratti di un verbale del consiglio del collegio locale. non so se rimbalzava disposizioni del cng o se vi era, e se vi è, libertà di scelta locale.
oggi “la base” non ha più la possibilità di conoscere queste informazioni relative al proprio collega, benchè autodichiarazioni. non sappiamo se è un dipendente pubblico o meno, ma possiamo invece sapere se è assicurato, che corsi ha svolto e se non può più esercitare perchè ha deciso per motivi finanziari di cancellarsi, magari per un anno, dalla sola iscrizione cassa.
in realtà, almeno le posizioni cassa sono conosciute dal collegio, infatti sui registri delle votazioni del delegato cassa ci sono i nominativi aggiornati. perchè non farle apparire anche nell’albo? anni fa c’erano, ora non ci sono più, è evidente che il non farle più comparire è stata una scelta.
qualche anno fa, quando me ne sono accorto, ho scritto al mio presidente per chiedere chiarimenti. lui cortesemente mi ha risposto, ma io non ho compreso con chiarezza la risposta (se sei un iscritto al collegio di bo e ti interessa, mi scrivi in privato così ti giro l’e-mail). provo a sintetizzare quello che ho capito, senz’altro personalizzandolo: disposizioni dall’alto.
se le circolari del cng, o del collegio, fossero pubbliche, sapremmo più cose e sapremmo anche a chi “accollarle o addossare”.
per quanto riguarda invece le posizioni professionali suppongo possa essere più difficile. immagino che se fossero così volonterosi da rifarle apparire nuovamente, dovrebbero ricadere sulla scelta delle autodichiarazioni. speriamo comunque che lo facciano. sarebbe bello comprendere se vi sono, tra noi, persone che lavorano per qualche partecipata, o i cui proventi principali provengono da istituzioni pubbliche, o da fondi europei sostenuti dai vertici, o….
da un po’ di tempo vi sono accordi (non pubblicati), con diversi enti, per eseguire quei controlli fiscali dovuti per il sostentamento della cassa. se sono giusti quegli accordi non dovrebbe essere così difficoltoso estenderli anche per il controllo di queste eventuali autodichiarazioni.
chissa?
rimbalzo importante notizia apparsa sul sito del collegio di bologna
9b96dece-6f75-448d-b3dc-d13d20757167_Nota x filiera_investimenti confermati
in questi giorni la notizia del revisore dei conti di roma che non ha approvato il bilancio della raggi …penso…
ogni anno anche il collegio dei geometri di bologna approva il bilancio. rammento quando durante una riunione degli anni passati mi sono permesso di chiedere chiarimenti e di fare una osservazione al commercialista che viene invitato a presenziare. ho detto: ma che senso ha riconoscere e magnificare l’esattezza del bilancio del collegio se in esso non compare da nessuna parte che il collegio è indebitato? perchè il collegio di bo “dirige”, insieme ad altri collegi, la fondazione geometri emilia romagna che, per comprare la soger (rete geodetica) si è indebitata, quindi il collegio è indebitato. di questo debito non trovo traccia. altri collegi che partecipano alla fondazione hanno già pagato il proprio debito, quello di bologna invece credo abbia ancora un anno. poi non riesco a capire come vi sia una ragione sociale e diverse posizioni rispetto al debito …ma non è il mio mestiere.
al commercialista presente in riunione di bilancio chiesi anche se il nostro era un bilancio consolidato. mi rispose di no. aggiungendo, se ricordo bene le parole, che il bilancio consolidato non si fa per i collegi.
ad oggi, di questa vicenda, e dopo anni dalle entrate dei regolamenti anac, io non trovo ancora nulla sui siti. in particolare su quello della fondazione nel quale ad oggi non vi è nemmeno la sezione trasparenza.
ma voi lo sapevate che i collegi si possono indebitare? e vi pare giusto? soprattutto …per cosa? fino a che punto si possono considerare servizi per l’iscritto. rammento sempre l’art. 7 del D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382.
non oso pensare al consiglio nazionale ed alla cassa. saranno indebitati anche quelli ? tanto, se vige lo stesso riferimento normativo dei collegi locali, non comparirà di certo sul bilancio.